Epidemia e restrizioni Settore economico dello sport, con lockdown a rischio 3800 impieghi

hm, ats

10.2.2021 - 17:01

Un intero comparto economico sta soffrendo.
Un intero comparto economico sta soffrendo.
Keystone

Un impiego su cinque nel settore economico dello sport in Svizzera è a rischio sulla scia delle restrizioni alla vendita legate alla pandemia.

È il grido d'allarme lanciato da due associazioni di categoria, che invitano il Consiglio federale a permettere la riapertura dei negozi il primo marzo.

In particolare nei comparti degli sport invernali e di quelli di squadra gli operatori stanno subendo forti perdite, spiegano in un comunicato l'associazione dei produttori, importatori e agenti di articoli sportivi svizzeri (SPAF nell'acronimo tedesco) e quella dei negozi sportivi specializzati (ASMAS). Gli articoli ordinati in anticipo devono essere pagati, ma non possono essere al momento venduti. E quel che è peggio: al termine della stagione la maggior parte della merce potrà essere ceduta solo con massicce riduzioni di prezzo.

Dai dettaglianti la crisi passerà poi ai fornitori. L'80% delle aziende interpellate nell'ambito di un sondaggio ha indicato che ordinerà il 25-50% meno articoli, sempre che si possa riaprire in marzo. La situazione ha logiche ripercussioni sul lavoro: le imprese interrogate pensano di ridurre di un quinto il personale, cosa che significherebbe un taglio di 3800 posti sui complessivi 19'000 del ramo.

SPAF e ASMAS si rivolgono quindi con una lettera aperta al governo. «Chiediamo al Consiglio federale di decidere la riapertura dei negozi a partire dal primo marzo 2021, naturalmente nel rispetto di piani di protezione efficaci, evitando così di infliggere un danno totale al settore degli sport invernali», afferma il presidente di SPAF Markus Wolf, citato nella nota.

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