RimunerazioniTrattative salariali interrotte nel settore edile
om, ats
25.10.2023 - 17:10
I sindacati Unia e Syna, come si legge in una nota congiunta odierna, si aspettano dai delegati della Società svizzera impresari costruttori (SSIC) un «cambio di rotta» e la garanzia di un ritorno al tavolo delle trattative.
Keystone-SDA, om, ats
25.10.2023, 17:10
25.10.2023, 17:22
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Dal comunicato emerge che sono già molte le aziende ad aver compreso l'inevitabilità di un aumento salariale a favore dei propri dipendenti, a fronte dell'inflazione. Unia e Syna si aspettano che i delegati della SSIC «correggano la rotta irresponsabile dei vertici» quando si riuniranno il 9 e il 10 novembre e riportino gli impresari costruttori al tavolo delle trattative.
Il costo generale della vita aumenta ma gli stipendi non si adeguano a questo cambiamento. Nonostante il fatturato del settore delle costruzioni sia in crescita da anni, i lavoratori dell'edilizia, sempre più sottoposti alle pressioni del carico di lavoro, vivono una situazione difficile in cui il loro potere d'acquisto va man mano riducendosi.
Nel comunicato, Unia e Syna commentano positivamente la raccomandazione della SSIC ai propri membri di non firmare contratti senza compensazione automatica dell'inflazione. Tuttavia ritengono «incomprensibile» il fatto che i vertici degli impresari e costruttori non trovino adeguato un aumento generale del salario dei dipendenti.
I due sindacati denunciano altresì l'interruzione unilaterale delle trattative salariali attuata dalla SSIC prima della fine di questo mese e dicono che ciò «contraddice tutte le regole del partenariato sociale». Pongono inoltre l'accento sul fatto che in tutti i settori affini all'edilizia si siano invece raggiunti risultati intermedi che prevedono un aumento della paga.
Stando ai mittenti della comunicazione, non c'è da stupirsi del fatto che i lavoratori abbandonino il settore in cui, secondo uno studio condotto stessa SSIC, «nel 2030 mancherà il 21% dei muratori necessari» e «il 31% dieci anni dopo».