Studi economiciIn Svizzera il settore finanziario rimane un pilastro fondamentale del PIL e dell'impiego
hm, ats
23.11.2023 - 12:00
Il settore finanziario continua ad avere una grande importanza per l'economia e per il lavoro in Svizzera.
Keystone-SDA, hm, ats
23.11.2023, 12:00
23.11.2023, 12:33
SDA
A medio termine le banche sono però destinate a vedere ridurre gli organici, mentre le assicurazioni mostreranno la tendenza inversa, stando a uno studio pubblicato oggi dall'istituto di ricerca BAK Economics.
Nel 2022 il comparto finanziario ha generato in modo diretto o indiretto 101 miliardi di franchi di valore aggiunto, contribuendo in modo essenziale (nella misura del 14%) al prodotto interno lordo (Pil) del paese.
Un contributo di oltre 70 miliardi al PIL
Sono inoltre 450'000 gli impieghi legati più o meno strettamente al ramo, il 10% del totale elvetico, secondo le analisi realizzate su mandato dell'Associazione svizzera dei banchieri (ASB) e dell'Associazione svizzera d'assicurazioni (ASA).
Nel dettaglio, i 234'600 dipendenti del ramo contribuiscono al Pil per 71 miliardi: per arrivare alle cifre indicate in precedenza il BAK aggiunge anche i mandati esterni (per esempio in campo informatico e della consulenza) nonché i consumi che vengono poi effettuati dal personale.
Vanno anche considerate le imposte, che raggiungono complessivamente 18 miliardi (12% del totale, di cui 8 miliardi diretti e 10 indiretti).
Piazza ticinese nella top 10
Il rapporto mette in evidenza anche le dieci più importanti piazze finanziarie in termini di contributo al Pil: domina Zurigo (29,3 miliardi), seguono Ginevra (7,8), Vaud (5,5) e Berna (5,4).
Per trovare il Ticino (2,7 miliardi) occorre scendere all'ottavo posto. Nel cantone italofono le banche dominano nel settore finanziario, con il 57% del Pil del comparto (a titolo di confronto: Zurigo 44%).
Futuro più roseo o più nero?
Sempre rimanendo in tema di banche, BAK Economics si aspetta una contrazione del contributo al Pil del 3,4% quest'anno e un rimbalzo del 4,0% nel 2024.
Per quanto riguarda le assicurazioni la stima è per contro di due incrementi, rispettivamente del +3,3% e del +3,0%. In questo ambito l'impiego salirà del'1,9% e dell'1,3%, mentre per le banche è atteso un +0,7% (2023) e un -0,8% (2024).
Per il periodo 2025-2028 i ricercatori renani si aspettano che i posti di lavoro scendano dello 0,6% annuo nelle banche, mentre presso le compagnie assicurative l'organico progredirà di un corrispondente 0,6%.