BrevettiI sindacati accusano: «La Svizzera difende i Big Pharma»
hm, ats
14.10.2021 - 11:01
I sindacati internazionali dei trasportatori accusano la Svizzera e altri paesi di difendere gli interessi delle case farmaceutiche in ambito di vaccini e rimedi anti-Covid, a scapito della vita dei lavoratori e della stessa economia globale.
hm, ats
14.10.2021, 11:01
14.10.2021, 14:44
SDA
In una lettera aperta inviata al presidente della Confederazione Guy Parmelin e ad altri capi di Stato, 376 sindacati in rappresentanza di oltre 12 milioni di addetti in 118 paesi mettono sulla graticola Svizzera, Germania, Regno Unito e l'intera Unione Europea per la loro opposizione a una sospensione temporanea dei brevetti sui vaccini.
A loro avviso l'effetto è autolesionistico dal profilo economico, perché con l'approccio indicato si aggrava la crisi delle catene di approvvigionamento.
«Il programma globale di vaccinazione è in stallo perché il Regno Unito, la Germania, la Svizzera e l'Ue hanno scelto di salvaguardare gli interessi di Big Pharma a spese delle nostre vite: questo non è solo criminale, è autodistruttivo», si legge nella missiva diffusa oggi a Ginevra in occasione del primo giorno di seduta del comitato Trips (trattato sulla proprietà intellettuale) dell'Organizzazione mondiale del commercio (WTO).
Disuguaglianza nell'accesso ai vaccini e ai trattamenti
«Durante tutta questa pandemia i lavoratori dei trasporti hanno riportato i cittadini a casa, trasportato gli impiegati sul loro importante posto di lavoro e mantenuto le catene di approvvigionamento: ma la disuguaglianza nell'accesso ai vaccini e ai trattamenti è una minaccia esistenziale alla nostra sicurezza e alla ripresa delle nostre industrie», si legge nella lettera indirizzata – oltre che a Parmelin – al premier inglese Boris Johnson, alla cancelliera tedesca Angela Merkel e alla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, di cui dà notizia IFT, la federazione internazionale dei sindacati dei trasporti.
«Rimuovere la principale barriera alla produzione e alla fornitura di vaccini, trattamenti e diagnostica che combattono il Covid-19 non è solo essenziale per i nostri lavoratori, ma per la ripresa dell'economia globale», proseguono i firmatari, aggiungendo che le vite e i mezzi di sostentamento delle persone dipendono dalla questione dei brevetti. «Nessuno è al sicuro finché non saremo tutti al sicuro», è l'ultima frase del documento, sottoscritto anche da Kapers, il sindacato svizzero del personale di cabina dell'aviazione.