Energia Sommaruga: autorizzazioni più rapide per eolico

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17.1.2022 - 09:39

I progetti per le energie rinnovabili devono poter essere approvati più velocemente, secondo la consigliera federale Simonetta Sommaruga.
I progetti per le energie rinnovabili devono poter essere approvati più velocemente, secondo la consigliera federale Simonetta Sommaruga.
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La ministra dell'ambiente Simonetta Sommaruga vuole proporre «prossimamente» al Consiglio federale un progetto volto ad accelerare l'autorizzazione di installazioni per la produzione di energie rinnovabili. I ricorsi non vanno però impediti.

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«Per le installazioni idroelettriche ed eoliche importanti, deve esserci una sola procedura d'autorizzazione», ha detto Sommaruga in un'intervista pubblicata oggi dalle testate CH-Media. I ricorsi devono quindi essere possibili, «ma una sola volta e non per ogni tappa» del progetto.

Il tempo che verrebbe guadagnato in questo modo è tuttavia difficile da quantificare, ha precisato la consigliera federale, che rifiuta l'idea dell'UDC di nominare un «generale dell'elettricità», la cui missione è elaborare diverse soluzioni per garantire un approvvigionamento sicuro, indipendente e a buon mercato.

«Non siamo in guerra», ha dichiarato. Parlamento e governo fanno il loro lavoro, e anche il ramo dell'energia è sollecitato. «Tutti – ha sottolineato la ministra dell'ambiente – si assumono le proprie responsabilità».

Uscita dal nucleare

Interrogata da Bund e Berner Zeitung, la direttrice del gruppo energetico bernese BKW, Suzanne Thoma, valuta dal canto suo che l'uscita dal nucleare in Svizzera «non è stata pensata con tutte le conseguenze». La problematica del CO2 non era ancora in primo piano come lo è ora, ha aggiunto.

«Se partiamo davvero dal presupposto che le emissioni di CO2 rappresentano un pericolo esistenziale, dovremmo esaminare nuovamente e in maniera seria l'energia nucleare», ha detto ancora la direttrice.

In occasione della votazione del 2017 sulla strategia energetica 2050, l'ipotesi era che i bisogni di elettricità sarebbero rimasti stabili. «Oggi, sappiamo che questa ipotesi non è realistica». A suo dire, la mobilità elettrica, la digitalizzazione e le pompe a calore fanno aumentare i consumi, nonostante l'incremento dell'efficienza energetica.