Regioni alpine Operatori turistici svizzeri fiduciosi per l'inverno

hm, ats

23.11.2022 - 15:00

L'inverno in montagna ha sempre il suo fascino.
L'inverno in montagna ha sempre il suo fascino.
Keystone

Svizzera Turismo (ST) guarda con ottimismo alla prossima stagione invernale.

23.11.2022 - 15:00

I pernottamenti nelle regioni alpine dovrebbero aumentare su base annua dell'1,5%, grazie a un ritorno in forze di ospiti stranieri (+18%) a cui farà però da contraltare un calo della domanda elvetica (-6%).

Nel confronto con l'ultimo inverno completamente pre-pandemico (2018/2019) la crescita dovrebbe attestarsi all'1%, sostenuta dagli svizzeri (+14%), che compenseranno un afflusso minore di stranieri (-16%), emerge dai documenti di presentazione diffusi in occasione di una conferenza stampa odierna.

L'organizzazione ha anche avanzato un pronostico per l'intero 2023: il numero totale delle notti rappresenterà il 95% di quelle del 2019, con i turisti interni al 108%, quelli dei mercati vicini al 91% e quelli provenienti da oltremare al 73%.

Gli svizzeri continuano a sciare 

Secondo ST lo sci è tuttora di moda in Svizzera: interessa infatti il 34% delle popolazione e gli sciatori si lanciano sulle piste in media 5-6 volte l'anno. Lo sport in questione è inoltre il più gettonato sia per i 10-14enni (che lo praticano nel 59% dei casi) che per i 15-19enni (43%).

«Siamo fiduciosi per l'inverno: gli svizzeri continuano ad amarlo e la voglia di viaggiare degli ospiti stranieri si è davvero risvegliata, nonostante le circostanze difficili», afferma il direttore di ST Martin Nydegger, citato in un comunicato. «Se la meteo farà la sua parte potremo addirittura superare i numeri dell'ultima stagione prima della pandemia».

Anche le rappresentanze di Svizzera Turismo all'estero esprimono sentimenti simili. Alexa Chessex e Jörg Peter Krebs, responsabili rispettivamente dei mercati di Francia e Germania, dicono francesi e i tedeschi hanno di nuovo voglia di viaggiare. «E la Svizzera guadagna punti come vicina meta di viaggio ideale, raggiungibile in treno», viene detto.

Quest'inverno ST si concentrerà sui giovani, «gli ospiti invernali di domani». L'obiettivo è quello di portarli sulle piste e, come si conviene alla generazione Z, di farlo nel modo più sostenibile possibile. Con la campagna Ride&Slide l'attenzione si concentrerà sui viaggi in treno dalle città europee: chi si sposterà in questo modo potrà beneficiare di offerte speciali come biglietti sciistici scontati. E i giovani svizzeri possono scoprire l'inverno con Snow25, dove il viaggio e il primo biglietto di mezza giornata sono disponibili a soli 25 franchi.

Rincaro e cambiamenti climatici preoccupano

Certo i problemi non mancano: a corto termine pesa l'impatto dei cambi e dell'inflazione, che potrebbe diminuire il denaro a disposizione degli europei, come pure l'aumento dei prezzi energetici e la penuria di personale.

Sul lungo periodo invece si sentirà l'influsso dei cambiamenti climatici: tuttavia secondo Nydegger la Svizzera ha il vantaggio, rispetto ad altri paesi, di avere stazioni sciistiche a quote elevate.

Il direttore di ST prevede comunque che anche gli inverni nella Confederazione si accorceranno nel corso degli anni e che la stagione autunnale acquisterà sempre più importanza.

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