Assicurazione infortuniSuva: buoni investimenti, nel 2023 rendimento sfiora il 5%
hm, ats
5.3.2024 - 17:01
Il 2023 è stato un buon anno per la Suva sotto il profilo degli investimenti: il rendimento si è attestato al +4,8%, a fronte del -8,1% dell'anno precedente e alla media del +3,5% dell'ultimo decennio.
05.03.2024, 17:01
05.03.2024, 17:12
SDA
La flessione dei tassi e il rialzo dei corsi azionari, in perfetta controtendenza rispetto al 2022, hanno determinato rendimenti positivi in quasi tutti i portafogli della Suva, si legge in comunicato diffuso oggi dall'istituto svizzero di assicurazione contro gli infortuni.
A trainare la performance favorevole sono state le azioni, in particolare in Giappone, Stati Uniti ed Europa, mentre i titoli azionari svizzeri sono rimasti nettamente indietro. Sul risultato complessivo ha inoltre inciso il vigoroso contributo degli investimenti a reddito fisso e anche degli immobili.
«Il risultato degli investimenti si colloca ben al di sopra del fabbisogno di rendimento e va a rafforzare la situazione finanziaria della Suva», afferma Hubert Niggli, membro della direzione della Suva e responsabile del Dipartimento finanze e informatica, citato nella nota.
«In merito all'utilizzo del risultato di esercizio 2023, nell'interesse degli assicurati, deciderà il Consiglio della Suva nel mese di giugno».
La Suva in poche parole
La Suva è finanziariamente autonoma e non persegue scopi di lucro. Nel 2023 gli attivi sono saliti da 54,4 a 55,9 miliardi di franchi. Queste risorse sono interamente vincolate a uno scopo specifico, ossia coprire gli accantonamenti previsti dalla legge per le circa 80'000 rendite in corso, per le future spese di cura e indennità giornaliere, nonché per altre prestazioni assicurative.
Per far fronte ai rischi tecnico-assicurativi e ai rischi di investimento, la Suva dispone inoltre di una dotazione adeguata di mezzi propri.
Gli accantonamenti e i mezzi propri eccedenti vengono invece trasferiti agli assicurati sotto forma di riduzioni di premio: dal 2019 a oggi la piazza produttiva svizzera ha così fruito di uno sgravio complessivo pari a circa 2 miliardi di franchi.