Nuove tecnologie Svizzeri sempre più connessi

ATS

7.9.2020 - 15:58

Svizzeri sempre più connessi
Svizzeri sempre più connessi
Source: KEYSTONE/AP/Sergei Grits

Attualmente, in Svizzera, nove persone su dieci sono online e oltre l'80% naviga su internet ogni giorno. In 20 anni, il numero di internauti è più che raddoppiato. È quanto emerge dal nuovo studio NET-Metrix-Base 2020-1.

All'alba del terzo millennio, un po' meno del 40% della popolazione svizzera navigava sul web. Nel 1999, soltanto il 14% si connetteva quotidianamente.

Oggi i cosiddetti «nativi digitali», di età compresa tra i 14 e i 29 anni, utilizzano praticamente tutti Internet. Soltanto l'1% di questa fascia d'età vive «disconesso», contro il 39% vent'anni fa.

Se la maggior parte delle persone che non hanno accesso a Internet si trovano tra gli ultra 70enni, questi ultimi hanno scoperto l'online negli ultimi anni: oggi il 63% di questa fascia d'età è sul web, a fronte del 2% nel 1999.

Con 5,4 milioni di utenti, lo smartphone è attualmente l'apparecchio più utilizzato per navigare in Internet, mentre nel 2013 si trovava ancora soltanto in terza posizione, con 3,4 milioni di utenti, dietro il computer dell'ufficio e il portatile.

La frequenza è pure aumentata: otto internauti su 10 navigano quotidianamente sul loro smartphone, contro 5 su 10 nel 2013. La trasmissione via Wi-Fi è ormai diventata lo standard: il 42% va online tramite il proprio telefono cellulare con questo tipo di connessione. Circa il 29% dichiara di usare principalmente la rete di telefonia mobile (4G, ecc.), mentre un altro 29% naviga in egual misura via la rete Wi-Fi e quella mobile.

La ricerca di informazioni tramite i motori di ricerca, l'invio di e-mail e la consultazione dell'attualità rimangono le attività principali sul web. Ma la maggior progressione riguarda i servizi di messaggeria e di telefonia online: se il 37% degli interrogati dichiarava di usare tali servizi nel 2013, oggi sono il 59%.

La consultazione dei social network è pure in crescita: il 66% consulta regolarmente Facebook, Instagram, ecc., mentre era soltanto il 46% a farlo nel 2013.

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