Roaming Svizzeri sempre tartassati dai costi

hm, ats

15.6.2022 - 19:01

Si ride un po' meno quando si rientra a casa e arriva la fattura.
Si ride un po' meno quando si rientra a casa e arriva la fattura.
Keystone

Estate tempo di vacanze e tempo anche di salatissime tariffe di roaming per i malcapitati clienti di operatori telecom svizzeri: in pochi anni le società in questione hanno incassato oltre 1 miliardo di franchi in questo segmento.

Keystone-SDA, hm, ats

Dal 2017 le persone che vivono nell'Ue non pagano più supplementi per l'uso del telefono cellulare all'estero, ma gli svizzeri continuano a farlo, e in modo massiccio, denuncia K-Tipp nel numero oggi in edicola.

Da allora ai cittadini residenti nella Confederazione sono stati fatturati per roaming oltre 310 milioni di franchi all'anno, stando all'Ufficio federale delle comunicazioni. Per i soli dati, le società di telecomunicazioni (UFCOM) incassano circa 210 milioni di franchi all'anno; si aggiungono poi 90 milioni per le chiamate in altri paesi dell'Ue e verso la Svizzera, nonché circa 10 milioni per gli SMS. Concretamente da quando il roaming è diventato gratuito per i cittadini dell'Ue gli svizzeri hanno sborsato un totale di oltre 1,2 miliardi di franchi.

In realtà il salasso è maggiore

In realtà il salasso è maggiore. Questo perché gli operatori dichiarano all'UFCOM solo i ricavi del roaming che addebitano separatamente ai loro clienti. Ciò significa che sono inclusi solo i pagamenti dei clienti di telefonia mobile con abbonamenti senza roaming e i ricavi dei pacchetti di roaming venduti separatamente. Ma secondo le stime della Confederazione un abbonamento di un utente su due include già i costi per il roaming nell'Ue.

Il tema è in agenda ormai da molti anni, ma il parlamento continua a non fare nulla, denuncia K-Tipp. Nell'estate del 2011 la testata zurighese aveva inviato alle camere una petizione sulla questione firmata da 56'000 lettori. Il Nazionale si era espresso per la fissazione di un limite massimo delle tariffe, ma il Consiglio degli Stati aveva tirato la cosa per le lunghe, per poi accantonarla nel 2015. Da allora il parlamento è rimasto inattivo, nonostante l'abolizione delle tariffe di roaming nell'Ue.

Sono stati per contro vietati alcuni trucchi che venivano usati dagli operatori per far lievitare i prezzi. Ad esempio le aziende devono ora fatturare al secondo, invece di arrotondare le chiamate a minuti interi. E i clienti devono poter fissare un limite di spesa mensile per il roaming. Tuttavia secondo K-Tipp gli offerenti continuano a fare i furbi: alcuni ad esempio fissano nelle impostazioni limiti molto alti, fino a 500 franchi al mese.