Minacce di sciopero Swiss: piloti in piazza per un contratto collettivo migliore

hm, ats

29.9.2022 - 14:54

Circa 200 piloti di Swiss sono scesi in piazza oggi a Kloten (ZH) rivendicando un migliore contratto collettivo di lavoro.

Piloti della compagnia aerea Swiss e membri del sindacato dei piloti Aeropers manifestano durante una marcia di protesta dal centro Schluefweg alla sede centrale di Swiss a Kloten, giovedì 29 settembre 2022. I rappresentanti della compagnia aerea e i piloti stanno discutendo un nuovo contratto collettivo di lavoro (CLA) dall'autunno 2021, finora senza risultati.
Piloti della compagnia aerea Swiss e membri del sindacato dei piloti Aeropers manifestano durante una marcia di protesta dal centro Schluefweg alla sede centrale di Swiss a Kloten, giovedì 29 settembre 2022. I rappresentanti della compagnia aerea e i piloti stanno discutendo un nuovo contratto collettivo di lavoro (CLA) dall'autunno 2021, finora senza risultati.
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«La qualità ha bisogno di buone condizioni di impiego», si leggeva su uno dei cartelli branditi dai manifestanti. «Risparmiare sul personale porta a clienti insoddisfatti», era scritto su un altro.

Gli aviatori, nella loro uniforme di volo a cui è stato aggiunto un gilet giallo del sindacato di categoria Aeropers, hanno marciato alle 13.00 dal centro del comune che ospita l'aeroporto di Zurigo sino alla sede della compagnia aerea.

I piloti auspicano chiari passi avanti nelle condizioni di impiego: tra le altre cose vengono rivendicate una migliore conciliabilità fra vita professionale e famigliare, come pure prospettive finanziarie più interessanti.

Sulla vertenza fra dipendenti e direzione aleggia la minaccia di uno sciopero: come noto Aeropers ha infatti già lanciato una consultazione interna, che durerà sino al 16 ottobre, riguardo all'ipotesi di astenersi dal lavoro. A partire dal 17 ottobre gli uomini e le donne nei cockpit potrebbero quindi incrociare le braccia, fermando a terra i velivoli.

Al centro della diatriba figura il nuovo contratto collettivo di lavoro (CCL), negoziato in tempi di pandemia e nel frattempo respinto in votazione dai piloti. Il braccio di ferro avviene peraltro in un contesto di grande ripresa del trasporto aereo dopo la brusca frenata causata dal Covid.