Agrochimica Syngenta accelera la crescita, anche grazie a piogge e siccità

Syngenta sta accelerando ulteriormente nella sua crescita: nel primo semestre il fatturato del colosso agro-chimico renano ha raggiunto 14,4 miliardi di dollari (circa 13 miliardi di franchi), il 24% in più dello stesso periodo dell'anno scorso.

Al netto degli influssi valutari l'incremento si è attestato al 18%, ha precisato oggi il gruppo che comprende la svizzera Syngenta, l'israeliana Adama e le attività agricole della cinese SinoChem. Tutti i settori di attività hanno presentato tassi di crescita a due cifre: l'impresa ha potuto in particolare approfittare delle ondate di freddo e pioggia in Europa, come pure della siccità in America, eventi che hanno spinto i contadini a ricorrere maggiormente ai prodotti fitosanitari.

Complessivamente le vendite nel secondo trimestre sono salite del 28%, mostrandosi ancora più dinamiche di quanto lo fossero già state nei primi tre mesi (+20%). Il buon andamento degli affari si è riflesso anche sulla redditività: l'utile operativo a livello Ebitda (cioè prima di interessi, imposte e ammortamenti) si è attestato nel semestre a 2,7 miliardi di dollari, in aumento del 22% su base annua.

Syngenta è nata nel 2000 dalla fusione delle divisioni agrochimiche dei giganti farmaceutici AstraZeneca e Novartis. Un tempo quotata alla borsa svizzera, l'impresa è stata rilevata nel 2017 dal colosso cinese ChemChina per 43 miliardi di dollari. Ma il gruppo con sede a Basilea e decine di migliaia di dipendenti attivi in oltre 100 nazioni punta a tornare ancora sul mercato dei capitali: potrebbe farlo entro metà 2022, stando a quanto affermato in passato dai suoi vertici.

hm, ats