Industria agrochimicaSyngenta, boom delle vendite con il rincaro degli alimenti
hm, ats
30.8.2022 - 12:00
La crisi alimentare globale della produzione e le conseguenze degli eventi meteorologici estremi hanno messo le ali al fatturato di Syngenta nel primo semestre.
hm, ats
30.08.2022, 12:00
30.08.2022, 12:04
SDA
Le vendite del colosso agrochimico (svizzero, ma in mani cinesi) sono salite a 18,1 miliardi di dollari (17,5 miliardi di franchi), il 25% in più dello stesso periodo del 2021.
Tutti i comparti aziendali hanno presentato crescite dei ricavi a due cifre, ha indicato oggi il gruppo che comprende la svizzera Syngenta, l'israeliana Adama e le attività agricole della cinese SinoChem.
Il comparto più grande, quello dei prodotti per la protezione delle colture, ha visto i proventi salire di un quarto a 8,6 miliardi di dollari. Le attività agricole in Cina (Syngenta Group China) hanno invece segnato +26% a 5,3 miliardi.
Crescono più in fretta i profitti che la domanda
Il volume d'affari del primo semestre riflette la forte domanda di prodotti e servizi da parte dei coltivatori, fanno sapere i vertici di Syngenta. I prezzi di alimenti importanti come il grano sono aumentati notevolmente dopo la guerra in Ucraina: ciò aumenta l'incentivo per gli agricoltori a utilizzare i prodotti Syngenta per proteggere le loro colture.
I profitti sono cresciuti ancora più rapidamente delle vendite. Il risultato operativo rettificato a livello Ebitda (cioè prima di interessi, imposte, svalutazioni e ammortamenti) è progredito del 32% a 3,5 miliardi di dollari.
Il corrispondente margine è salito di 1,2 punti al 19,5%. Stando a Sygenta l'aumento degli utili è dovuto al lancio di nuovi prodotti, a una maggiore produttività e a un ritocco dei prezzi volto a compensare l'incremento dei costi dei fattori produttivi.
Cosa è Syngenta?
Syngenta è nata nel 2000 dalla fusione delle divisioni agrochimiche dei giganti farmaceutici AstraZeneca e Novartis. Ha sede a Basilea e ha decine di migliaia di dipendenti attivi in oltre 100 nazioni.
Un tempo quotata alla borsa svizzera, l'impresa è stata rilevata nel 2017 dal gigante cinese ChemChina per 43 miliardi di dollari. Due anni prima la società renana aveva respinto un tentativo di acquisizione da parte dell'americana Monsanto, che è stata in seguito inghiottita dalla tedesca Bayer.
Nel frattempo Syngenta punta a un nuovo sbarco in borsa, questa volta a Shanghai: potrebbe avvenire ancora nel corso di quest'anno.