Confronto ComparisGrandi disparità e poca trasparenza tra le località turistiche sulla tassa di soggiorno
hm, ats
9.7.2024 - 12:01
In materia di tasse di soggiorno le differenze fra le varie località turistiche sono enormi e vige ben poca trasparenza: è quanto emerge da un'analisi del servizio di confronti Comparis.
Keystone-SDA, hm, ats
09.07.2024, 12:01
09.07.2024, 12:59
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«La Svizzera si riconferma una giungla», afferma l'esperto Comparis Adi Kolecic, citato in un comunicato odierno. «L'importo della tassa dipende non solo dalla località, ma anche dalla struttura: spesso in un hotel a quattro stelle è più alta che in un appartamento di vacanze».
Tra gli 80 comuni svizzeri con il maggior numero di pernottamenti, il balzello più caro – 7 franchi a persona – viene richiesto a Saas-Fee (VS) e Montreux (VD), mentre le località più economiche sono Andermatt (UR), Arosa (GR), Celerina (GR), Engelberg (OW), Sils (GR) e Spreitenbach (AG), comuni non riscuotono tasse per gli ospiti o prevedono un forfait.
«Le differenze non sorprendono solo a livello nazionale: anche all'interno dello stesso cantone o addirittura del comune gli ospiti pagano importi diversi», spiega Kolecic. L'impatto per i consumatori può così cambiare notevolmente. Una famiglia di quattro persone con due ragazzi di età superiore ai 12 anni che trascorre due notti a Davos versa 47,20 franchi, mentre nella vicina Arosa non pagherebbe nulla. Entrambe le destinazioni offrono peraltro una carta ospiti, che permette di utilizzare gratuitamente i trasporti pubblici e ottenere sconti sugli impianti di risalita e altri servizi.
Le eccezioni in quella che Comparis considera una giungla sono i cantoni di Ginevra e Ticino, dove le tasse sono le stesse in tutti i comuni. Sulle rive del Lemano il sovrapprezzo in un hotel è di 3,75 franchi a persona per notte, mentre in Ticino per un pernottamento in un albergo a quattro stelle si pagano 4,50 franchi, a cui va aggiunta una tassa promozionale di 1,70 franchi: pertanto gli ospiti sono tenuti a versare 6,20 franchi.
Negli ultimi anni diverse località turistiche hanno sostituito completamente o parzialmente la tassa di soggiorno con forfait per abitazioni secondarie, a metro quadrato o per letto: il modello è diffuso soprattutto nei Grigioni. «Con la fatturazione forfettaria, il gerente paga un canone annuale, indipendentemente dal fatto che i letti siano occupati o no».
Le informazioni sulle tasse di soggiorno sono spesso incomplete. I siti ufficiali di regola indicano solo una fascia: i dettagli sono disponibili solo su richiesta presso il comune o l'ente turistico. Secondo Comparis questo è particolarmente fastidioso per gli ospiti: le tasse effettive possono infatti essere talvolta più elevate di quelle stabilite dal comune o dal cantone. Inoltre, in alcuni casi, le informazioni differiscono dalle tariffe indicate sui portali di prenotazione. «Per una maggiore trasparenza sarebbe auspicabile che i comuni e i cantoni fornissero informazioni chiare e uniformi», conclude Kolecic.