Tasse bancarieTasse bancarie alle stelle per gli svizzeri all'estero
hm, ats
3.2.2022 - 17:00
Tasse bancarie alle stelle per gli svizzeri all'estero: i connazionali che hanno la residenza in altri paesi e vogliono mantenere un conto nella Confederazione sono chiamati a pagare fino a 480 franchi all'anno.
Keystone-SDA, hm, ats
03.02.2022, 17:00
03.02.2022, 17:03
SDA
Lo segnala K-Geld nel numero attualmente in edicola, che fa presente come il salasso interessi potenzialmente non solo le 776'000 persone che fanno parte di quella che viene chiamata la quinta Svizzera, ma anche gli stranieri che hanno lavorato magari una vita in uno dei cantoni elvetici e che tornano al loro paese per la pensione, così come i frontalieri (il 7% degli occupati in Svizzera, il 29% in Ticino). Tutte persone per cui può essere sensato e a volte necessario avere un conto presso un istituto nella patria di Gugliemo Tell.
Negli ultimi anni quasi tutte le banche hanno introdotto gravosi supplementi per la tenuta di relazioni bancarie con persone oltre confine. Le imprese in questione giustificano i balzelli con gli oneri supplementari legati alla documentazione e alla sorveglianza, in ossequio ad accordi internazionali come quelli relativi allo scambio automatico di informazioni.
Fra le 18 banche con sportelli fisici analizzate da K-Geld le meno care – per quanto riguarda la tassa in questione – sono Crédit Agricole Next Bank e la Banca cantonale di Ginevra, che chiedono rispettivamente 174 e 180 franchi. UBS e Banca Migros – per fare alcuni altri esempi – pretendono 360 franchi, Credit Suisse e Valiant 480 franchi.
Alcuni istituti offrono esenzioni parziali per i frontalieri, per chi ha un'ipoteca o per clienti facoltosi. Ma se per vedere cancellata la tassa presso la Banca cantonale vodese basta investire 50'000 franchi, chi si presenta da un consulente di Credit Suisse deve mettere sul tavolo 1 milione.
Sbaglia comunque chi pensa che gli svizzeri all'estero che portano molto denaro in una banca siano automaticamente i benvenuti. Credit Suisse ad esempio mantiene solo le relazioni con i clienti che esistevano prima di un un trasferimento all'estero. Le banche cantonali richiedono invece spesso che i nuovi clienti abbiano un legame con la regione.
K-Geld constata che le restrizioni e i supplementi sui conti per chi ha il passaporto rosso e vive all'estero variano parecchio. Secondo il periodico dei piccoli risparmiatori è quindi importante confrontare attentamente le condizioni.