I tassi ipotecari sono diminuiti in maggio, seppure lievemente, malgrado i timori globali di una ripresa dell'inflazione. Lo rivelano le analisi pubblicate oggi da MoneyPark, società attiva nella consulenza e intermediazione ipotecaria.
hm, ats
03.06.2021, 10:01
03.06.2021, 10:27
SDA
I tassi di riferimento per mutui a 10 anni proposti da 150 banche, assicurazioni e fondi pensione sono diminuiti in media a fine maggio di 2 punti base (cioè 0,02 punti percentuali) rispetto alla fine di aprile, scendendo all'1,24%. Lo stesso calo (allo 0,94%) è stato notato anche per le ipoteche a cinque anni, mentre 4 punti base in meno è stato l'interesse medio del prestito a due anni (0,87%). Il Libor a tre mesi era allo 0,92% (-1 punto base).
Gli esperti di MoneyPark constatano che il commercio mondiale si sta sviluppando positivamente e che vi sono segnali di un boom economico negli Stati Uniti. Anche in Svizzera l'economia continua a riprendersi dopo le ultime aperture e l'industria di esportazione si trova in una situazione eccellente. Le capacità produttive mondiali non sono però ancora completamente esaurite. A detta degli specialisti di MoneyPark i timori di inflazione – con uno scenario di aumento dei tassi di interesse di riferimento e quindi di quelli ipotecari – sono quindi attualmente considerati fuori luogo. «Ci aspettiamo che i tassi ipotecari rimangano volatili al livello di oggi», si legge nell'analisi.
Quali consigli dare ai proprietari di case? Secondo MoneyPark vale ancora la pena di puntare su durate ipotecarie lunghe. Chi però vuole rimanere flessibile – a causa di un previsto ammortamento del prestito oppure della vendita dell'immobile – può valutare mutui fissi a durata breve, più che ipoteche Saron, che sono spesso legate a scadenze contrattuali più lunghe. È inoltre importante tenere d'occhio gli sviluppi del mercato dei capitali e approfittare di qualsiasi opportunità a breve termine. Non si deve temere che i tassi aumentino bruscamente.