Svizzera Il tasso ipotecario di riferimento rimane al 1,25%

hm, ats

1.6.2022 - 11:00

Le pigioni esistenti non cambiano.
Le pigioni esistenti non cambiano.
Keystone

Malgrado l'aumento dell'inflazione il tasso ipotecario di riferimento non cambia: l'indicatore che serve a determinare le pigioni degli appartamenti in affitto in tutta la Svizzera rimane all'1,25%, ha indicato oggi l'Ufficio federale delle abitazioni (UFAB).

Keystone-SDA, hm, ats

Si tratta del livello più basso di sempre, in vigore dal marzo 2020.

Visto che non vi sono cambiamenti dall'ultimo rilevamento non sussiste il diritto ad aumenti o a diminuzioni dell'affitto, spiega l'UFAB. Se però un contratto di locazione prevede attualmente una pigione non stabilita secondo il tasso di riferimento vigente può essere chiesto un ribasso. Inoltre il diritto ad un adeguamento può derivare da variazioni di costo legate all'inflazione e ai costi di manutenzione.

Pubblicato a scadenza trimestrale, il tasso d'interesse di riferimento è basato su un tasso d'interesse medio dei crediti ipotecari svizzeri, ponderato secondo il volume dei prestiti. Viene calcolato in quarti di punto percentuali.

Il tasso d'interesse medio riferito al 31 marzo 2022 è sceso all'1,18%, a fronte dell'1,19% del trimestre precedente. Con l'arrotondamento commerciale, il tasso d'interesse di riferimento, determinante sotto il profilo del diritto della locazione, si conferma così all'1,25%. Rimarrà a questo livello – detenuto dal 3 marzo 2020, dopo che dal 2 giugno 2017 era all'1,5% – finché il tasso d'interesse medio non scenderà sotto l'1,13% o non supererà l'1,37%.

Dal settembre 2008 in tutta la Svizzera il tasso ipotecario di riferimento è stato unificato e ha sostituito quello precedentemente determinante nei singoli cantoni per le ipoteche a tasso variabile. Il tasso è partito con il livello massimo del 3,5% e ora, come indicato, è al minimo dell'1,25%.

Secondo uno studio pubblicato un paio di settimane or sono da Credit Suisse i recenti aumenti dei tassi d'interesse dovrebbero annunciare un'inversione di tendenza anche per il tasso di riferimento. Tuttavia ciò avverrà con forte ritardo, secondo gli esperti della banca. Il motivo va ricercato nella modalità di calcolo: poiché vengono prese in considerazione tutte le ipoteche esistenti, di qualsiasi durata, ciò comporta una grande inerzia. Vi potranno così essere forti variazioni con gli attuali tassi di mercato per i nuovi contratti: il tasso di riferimento – quello comunicato dall'UFAB – passerebbe dall'1,25% all'1,5% solo nel giugno 2024.