Un ex dipendente del centro di smistamento postale di Zurigo-Mülligen è stato condannato dal Tribunale penale federale (TPF) di Bellinzona a dieci mesi di carcere sospesi per furto per mestiere e violazione del segreto postale e delle telecomunicazioni.
L'uomo è stato riconosciuto colpevole di aver rubato almeno 4'060 lettere contenenti denaro, per un importo complessivo di 122'500 franchi.
Al 56enne, nel frattempo licenziato dalla Posta, è stata inflitta anche una pena pecuniaria con la condizionale di 90 aliquote giornaliere di 130 franchi l'una e una multa di 7800 franchi.
Ieri, nel corso del processo, l'uomo ha respinto tutte le accuse nei suoi confronti. Convinta della colpevolezza dell'imputato, la procuratrice ha chiesto 36 mesi di carcere, di cui 18 da scontare nonché la confisca di tutti i conti bloccati dell'uomo, in modo da coprire gli eventuali costi procedurali e i risarcimenti alle vittime note.
Da parte sua la difesa d'ufficio ha respinto tutte le accuse e ha chiesto l'assoluzione e la restituzione di tutti gli oggetti e conti, come pure un indennizzo per il suo mandante.
I furti risalgono al periodo tra luglio 2015 e marzo 2016, quando l'uomo è stato arrestato. Secondo l'accusa egli aveva sottratto il denaro per garantire il sostentamento suo e della moglie. Confrontato a registrazioni delle videocamere di sorveglianza, l'uomo, in cattive condizioni di salute, ha sostenuto che ciò che si vede sono normali processi di lavoro, come smistare lettere e pulire contenitori della posta. L'accusa ritiene invece che il 56enne sia stato filmato mentre si impadroniva di lettere contenenti soldi. Gli indizi vengono sostenuti dalla dichiarazione di un testimone, un ex superiore, a carico dell'imputato.
Il verdetto non è definitivo: un ultimo ricorso contro la condanna potrà essere presentato presso il Tribunale federale (TF).
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