PernottamentiI turisti cinesi tornano in Svizzera, ma i livelli pre-Covid sono ancora lontani
hm, ats
5.10.2023 - 15:01
Crollato con la pandemia, il mercato dei turisti cinesi in Svizzera si sta riprendendo, ma solo lentamente: pesano ancora diversi fattori, dalla carenza delle capacità aeree ai passaporti che devono essere rinnovati.
Keystone-SDA, hm, ats
05.10.2023, 15:01
05.10.2023, 15:13
SDA
Prima che arrivasse il Covid i cinesi si trovavano in gran numero in luoghi di primo piano come Lucerna, Interlaken (BE), il Rigi o alla Bahnhofstrasse di Zurigo.
Nel 2019 – stando ai dati dell'Ufficio federale di statistica (UST) – avevano generato quasi 1,4 milioni di pernottamenti: dopo svizzeri, tedeschi, americani e inglesi rappresentavano il quinto gruppo di ospiti, oltretutto in costante crescita.
Dopo che il coronavirus ha reso quasi impossibile viaggiare da e verso la Cina dall'inizio del 2020, il flusso si è fermato quasi da un giorno all'altro. Nei tre anni caratterizzati dal Covid le notti degli ospiti cinesi nella Confederazione sono state appena 275'000.
A inizio 2023 Pechino ha riaperto le frontiere
All'inizio del 2023 Pechino ha però riaperto le frontiere: da allora i cittadini del paese a partito unico hanno potuto tornare a viaggiare all'estero senza grandi restrizioni.
I primi dati indicano che stanno lentamente tornando anche in Svizzera: secondo le ultime indicazioni odierne dell'UST i cinesi nel periodo gennaio-agosto 2023 hanno generato 287'000 pernottamenti: sono peraltro però ancora solo al decimo posto fra i paesi di provenienza (undicesimo se si considera anche la Svizzera).
I dati delle carte di credito e delle applicazioni di pagamento mostrano comunque che gli ospiti dello stato asiatico tornano a spendere di più in Svizzera: fra gennaio e agosto le uscite sono raddoppiate, emerge dalle informazioni di Monitoring Consumption. La spesa è in costante crescita, mese dopo mese, ma è ancora solo un terzo del livello pre-crisi.
Nonostante i primi segnali di ripresa, la strada da percorrere è ancora lunga: Svizzera Turismo prevede che quest'anno il numero di turisti cinesi rimarrà di due terzi inferiore al livello antecedente la pandemia. Il divario dovrebbe ridursi a un quarto nel 2024 e al 10% nel 2025. L'organizzazione di promozione turistica non prevede un ritorno ai livelli pre-Covid prima del 2026.