Fisco e celebrità Usa, multata società di Crocodile Dundee

ATS

7.10.2020 - 15:03

A Paul Hogan non sono mancati i problemi con il fisco.
A Paul Hogan non sono mancati i problemi con il fisco.
Source: KEYSTONE/STR

Multa negli Stati Uniti per Strachans, società ginevrina specializzata nella consulenza fiscale e finanziaria diventata celebre per aver avuto fra i suoi clienti evasori personaggi famosi, tra cui Paul Hogan, l'interprete del film «Crocodile Dundee».

In un comunicato diramato ieri sera, il Dipartimento di giustizia americano (DoJ) fa sapere che l'azienda elvetica – oggi in liquidazione – ha ammesso di aver aiutato i contribuenti ad evadere le imposte negli Stati Uniti. Nell'ambito di un accordo ha accettato di pagare 500'000 dollari.

Strachans gestiva i patrimoni non dichiarati di clienti con sede negli Usa – cittadini americani o no – detenuti da entità fittizie. Ha inoltre facilitato l'accesso al denaro contante a persone che sapeva non intendevano dichiararlo e ha messo in atto meccanismi per celare redditi e patrimoni. Stando al DoJ gli azionisti dell'impresa sono arrivati al punto di tenere fondi sui loro conti personali per un numero limitato di clienti che richiedono un alto livello di riservatezza.

A sei anni da un accordo preliminare sottoscritto con il dipartimento nel maggio 2014, Strachans si è dichiarata colpevole delle accuse che le sono state mosse. La società ha collaborato con le autorità statunitensi durante il procedimento. Secondo il registro di commercio, la ditta è in liquidazione dal febbraio 2012: nessuno era disponibile per reagire alla notizia presso la società terza che amministra ciò che resta dell'impresa.

Il direttore di Strachans, Philip Egglishaw, ha avuto notevoli problemi legali. Nel maggio 2017 – all'epoca 63enne – era stato arrestato mentre alloggiava in una suite di Villa d'Este, l'albergo di lusso sul lago di Como: le cronache avevano parlato di Bentley cabrio nel garage sotterraneo e fidanzata al seguito.

Era ricercato dall'Interpol su mandato della polizia australiana, che era riuscita a mettere le mani su un elenco di clienti di Strachans. Fra di loro figurava Paul Hogan, che si era poi accordato con le autorità di Canberra e che ha fra l'altro sostenuto di essere stato alleggerito di 34 milioni di dollari dal suo ex consulente di fiducia. Egglishaw era poi però stato liberato, dopo che la giustizia italiana aveva respinto l'istanza di estradizione australiana, in quanto presentata fuori tempo massimo.

In Australia nel 2015 il caso Strachans aveva portato alla condanna di 46 persone. Secondo le informazioni fornite all'epoca, le autorità fiscali australiane avevano recuperato 985 milioni di dollari australiani (645 milioni di franchi al cambio attuale).

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