Industria Utili di Hilti ai massimi della storia aziendale

hm, ats

18.3.2022 - 11:00

Per chi lavora sui cantieri la valigetta rossa di Hilti è onnipresente.
Per chi lavora sui cantieri la valigetta rossa di Hilti è onnipresente.
Keystone

Utili ai massimi della storia aziendale per Hilti.

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La multinazionale con sede nel Liechtenstein che produce attrezzi e componenti per l'edilizia, in particolare nel campo della demolizione e dell'ancoraggio, ha chiuso il 2021 con un risultato operativo di 847 milioni (+16% rispetto all'anno prima) e guadagni netti per 675 milioni (+27%).

La forte progressione della redditività è stata realizzata malgrado il sensibile aumento dei costi delle materie prime e di trasporto, sottolinea il gruppo di Schaan (FL) in un comunicato odierno. Le cifre indicate sono persino superiori ai precedenti record – utile operativo 783 milioni, netto 591 milioni – del 2019 pre-pandemico.

Come già noto da gennaio, il fatturato è salito del 12% a 6,0 miliardi di franchi. La crescita maggiore è stata realizzata in Europa, dove la società realizza un franco su due, ma in espansione si sono rivelate le attività anche in America e in Asia.

Le previsioni per l'industria globale delle costruzioni fanno pensare a un ambiente d'affari positivo per l'anno in corso. «Tuttavia sussistono incertezze significative a causa dell'escalation in Ucraina, dei continui aumenti dei costi, delle sfide sui fronti delle catene di approvvigionamento e della logistica, del massiccio apprezzamento del franco svizzero e dell'incerto progresso della pandemia di Covid-19», scrivono i vertici. La dirigenza si aspetta comunque un incremento delle vendite a due cifre nel 2022; la redditività sarà invece di 2-3 punti percentuali al di sotto del livello del 2021, a causa dei fattori summenzionati.

Ben conosciuto anche dal grande pubblico per i suoi famosi trapani dalla custodia rossa, il gruppo Hilti è un'entità oggi presente in oltre 120 paesi che ha avuto origine nel 1941 in un'autorimessa di Schaan su iniziativa di due fratelli, Martin e Eugen Hilti. La società appartiene a un trust della famiglia Hilti; fra il 1986 e il 2003 è stata anche quotata in borsa, ma ha poi ripiegato sulla proprietà privata. L'organico comprende oggigiorno circa 31'000 dipendenti.