Svizzera Vendita di vetture in crescita, ma la crisi non è superata

hm, ats

2.6.2021 - 17:01

Oltre alla scarsa propensione all'acquisto da parte dei clienti i concessionari devono anche fare i conti con i problemi di fornitura.
Oltre alla scarsa propensione all'acquisto da parte dei clienti i concessionari devono anche fare i conti con i problemi di fornitura.
Keystone

Le vendite di vetture nuove in maggio in Svizzera sono risultate in netta crescita su base annua, a causa delle chiusure registrate un anno fa, ma la crisi del coronavirus è tutt'altro che superata.

hm, ats

Lo afferma l'associazione degli importatori Auto-Svizzera, che mette in guardia sugli effetti giudicati nefasti della nuova legge sul CO2.

Stando ai dati diffusi oggi, nel mese originariamente dedicato alla divinità latina di Maia hanno lasciato i concessionari 19'991 automobili, con una progressione del 44% rispetto allo stesso mese del 2020 (13'890 auto). Si tratta comunque del secondo mese di maggio peggiore di tutto il millennio.

Dall'inizio dell'anno le vetture nuove acquistate sono state 98'542, un dato in progressione del 25% rispetto al corrispondente periodo del 2020, ma sempre di oltre il 20% inferiore alla media dei due decenni precedenti la pandemia. In questo momento dell'anno, solo nel 2020 e nel 2021 non era stata ancora raggiunto la soglia di 100'000 vendite: persino dopo la crisi finanziaria, nel 2009, il limite indicato era stato superato.

«Attualmente stiamo lottando con una serie di sfide», afferma il portavoce di Auto-Svizzera Christoph Wolnik, citato in un comunicato. «Da un lato i clienti sono ancora riluttanti a comprare, poiché le prospettive economiche incerte causate dalla pandemia non sono dimenticate. Dall'altro i problemi di consegna dei microchip da parte dei produttori stanno comportando ritardi nelle consegne dei veicoli».

In questa situazione già difficile arriva anche il voto sulla legge sul CO2, sottoposta al popolo il 13 giugno. Se fosse accolta il settore si troverebbe confrontato con maggiori costi, senza che questo avrebbe un effetto di diminuzione delle emissioni, sostiene l'organizzazione.

La decarbonizzazione è intanto già in atto, aggiunge l'organismo. Nel periodo gennaio-maggio hanno lasciato i garage 37'252 vetture elettriche, ibride, a gas o a idrogeno, segnando un incremento del 121%. La quota delle auto senza propulsori unicamente a benzina o diesel è salita al 38%, contro il 21% del 2020. Gli automobilisti svizzeri ribadiscono pure di essere molto attratti dalla trazione integrale: i 4x4 sono il 48%, un valore peraltro di cinque punti inferiore a quello del corrispondente periodo dell'anno scorso.

Interessante è anche lo sguardo sulle statistiche dei singoli marchi, che mostra come gli svizzeri non disdegnino di aprire ampiamente il portafogli quando si tratta di acquistare un'auto. La casa più gettonata è infatti Volkswagen (10'229 vetture vendute nei primi cinque mesi), davanti a Mercedes (9890), BMW (8914) Skoda (7986), Audi (7245), Seat/Cupra (5945) e Toyota (4328). Anche i mezzi di lusso presentano numeri elevati: a titolo d'esempio sono stati venduti quasi altrettanti modelli Porsche (1806) che Kia (1845).