NEW YORK
Trimestre nero per Mattel, che corre ai ripari sospendendo i dividendi e impegnandosi a ridurre i costi di 650 milioni di dollari in due anni. I titoli Mattel arrivano a perdere fino al 27% nelle contrattazioni after hours.
A pesare sui risultati la bancarotta di Toys 'R' Us e il calo delle vendite di Barbie, scese del 6% in quello che è il terzo trimestre consecutivo di calo.
Il periodo luglio-settembre si chiude in rosso per Mattel, confermando le difficoltà dei giocattoli tradizionali. Le perdite si sono attestate a 603,3 milioni di dollari rispetto a un utile di 236,3 milioni di dollari nello stesso periodo dello scorso anno. I ricavi sono calati del 13% a 1,56 miliardi di dollari, sotto le attese degli analisti, che scommettevano su 1,81 miliardi.
"La performance del terzo trimestre è stata chiaramente deludente", ammette l'amministratore delegato Margo Georgiadis, indicando nella bancarotta di Toys 'R' Us uno dei motivi delle difficoltà.
"Nonostante questo, stiamo facendo forti progressi nel portare avanti il nostro piano di trasformazione, che riteniamo avrà un impatto sulla crescita dei ricavi e della redditività", aggiunge.
Per arginare le perdite e risanare i conti, Mattel annuncia la sospensione del dividendo trimestrale di 15 centesimi, con la quale risparmierà 50 milioni di dollari a trimestre. Sul fronte dei costi l'impegno di Georgiadis è una riduzione di 650 milioni di dollari in due anni.
Fra i singoli marchi, le vendite di Fisher-Price sono calate del 15% a 561,6 milioni di dollari, mentre quelle di American Girl del 30%.
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