Industria agrochimica Vendite sempre in crescita per Syngenta, oltre 9 miliardi in 3 mesi

hm, ats

27.4.2023 - 10:00

Il lavoro dei ricercatori di Syngenta si traduce in prodotti usati in tutto il mondo.
Il lavoro dei ricercatori di Syngenta si traduce in prodotti usati in tutto il mondo.
Keystone

Fatturato ancora in crescita per Syngenta: nel primo trimestre le vendite del colosso agrochimico (svizzero, ma in mani cinesi) sono salite a 9,2 miliardi di dollari (8,2 miliardi di franchi), il 3% in più dello stesso periodo del 2022.

Keystone-SDA, hm, ats

La progressione raggiunge l'8% se espressa in valute locali.

«Tutti i comparti aziendali hanno continuato a beneficiare della domanda di prodotti e servizi che aiutano gli agricoltori ad aumentare le rese, a promuovere metodi agricoli rigenerativi per combattere il cambiamento climatico, a migliorare la salute del suolo e a proteggere la biodiversità e la qualità dell'acqua», si legge in un comunicato diffuso oggi.

Il gruppo – che comprende l'elvetica Syngenta, l'israeliana Adama e le attività agricole della cinese SinoChem – ha inoltre introdotto i «necessari aumenti di prezzo» per compensare l'aumento dei costi. Tutto questo si è tradotto in solidi guadagni: il risultato operativo complessivo Ebitda (cioè prima di interessi, imposte, svalutazioni e ammortamenti) è salito dell'1% a 1,9 miliardi di dollari, con un in incremento del 9% al netto dell'influsso dei cambi.

Syngenta è nata nel 2000 dalla fusione delle divisioni agrochimiche dei giganti farmaceutici AstraZeneca e Novartis. Ha sede a Basilea e 57'000 dipendenti attivi in oltre 100 nazioni. Un tempo quotata alla borsa svizzera, l'impresa è stata rilevata nel 2017 dal gigante cinese ChemChina per 43 miliardi di dollari.

Due anni prima la società renana aveva respinto un tentativo di acquisizione da parte dell'americana Monsanto, che è stata in seguito inghiottita dalla tedesca Bayer. Nel frattempo Syngenta punta da tempo a un nuovo sbarco in borsa, questa volta a Shanghai.