Fiat Chrysler Verso accordo con gli Stati Uniti sulle emissioni diesel

ATS

10.1.2019 - 07:15

La sede di Fiat Chrysler Automobiles ad Auburn Hills, nello Stato americano del Michigan (foto d'archivio).
La sede di Fiat Chrysler Automobiles ad Auburn Hills, nello Stato americano del Michigan (foto d'archivio).
Source: KEYSTONE/AP/CARLOS OSORIO

Fiat Chrysler Automobiles (Fca) pagherà complessivamente oltre 650 milioni di dollari per risolvere le dispute negli Stati Uniti sulle emissioni diesel.

Secondo indiscrezioni riportate dai media Usa, l'accordo con le autorità americane sarà annunciato nelle prossime ore. E prevede il pagamento da parte della casa automobilistica di una sanzione inferiore ai 500 milioni di dollari e pari a 311 milioni di dollari.

Fca verserà inoltre almeno 75 milioni di dollari agli stati americani che stanno indagando sulle emissioni diesel, mentre altri 280 milioni serviranno per patteggiare con i proprietari delle auto nel mirino delle indagini delle autorità americane. Si tratta di 104'000 auto: i modelli interessati sono Jeep Grand Cherokee e Ram 1500 prodotti dal 2014 al 2016 con motori diesel a tre litri e venduti in Usa. Ognuno dei proprietari dovrebbe così ricevere circa 2'800 dollari.

Il Dipartimento di Giustizia ha accusato Fca nel maggio del 2007 di aver installato su alcune delle sue vetture dispositivi per aggirare gli standard. Fca ha più volte negato le accuse mosse nei suoi confronti.

Le autorità americane hanno intensificato i controlli sulle auto diesel dopo lo scandalo di Volkswagen, che ha ammesso nel 2015 di aver 'truccato' 11 milioni di auto nel mondo per superare i test sulle emissioni diesel. Volkswagen ha pagato 25 miliardi di dollari negli Stati Uniti per risolvere le rivendicazioni di proprietari di auto, autorità di regolamentazione, stati e concessionari. La casa automobilistica tedesca si è inoltre dichiarata colpevole di aver cospirato per frodare le autorità di regolamentazione, di aver ostacolato la giustizia e di aver rilasciato dichiarazioni fuorvianti.

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