Fiscalità internazionale Via le isole Cayman dalla lista europea dei paradisi fiscali 

ATS

6.10.2020 - 18:04

Non è più un paradiso fiscale.
Non è più un paradiso fiscale.
Source: KEYSTONE/AP/DAVID MCFADDEN

L'Ecofin (Consiglio Economia e finanza dell'Unione Europea) ha deciso di aggiungere alla lista delle giurisdizioni non cooperative in materia fiscale Anguilla e Barbados.

Ha invece rimosso le isole Cayman e Oman «dopo aver approvato le necessarie riforme per migliorare il quadro della tassazione».

Ora sono 12 le giurisdizioni sulla lista: le Samoa americane, Anguilla, Barbados, Fiji, Guam, Palau, Panama, Samoa, Seychelles, Trinidad e Tobago, le Isole Vergini e Vanuatu.

«Bene l'aggiunta di Barbados, ma la rimozione delle Isole Cayman, uno dei più noti paradisi fiscali al mondo, dalla lista europea dei paradisi è un'ulteriore prova che il processo non funziona», commenta Chiara Putaturo, consulente sulle questioni fiscali dell'organizzazione non governativa Oxfam.

«I paradisi tolgono ai paesi poveri e ricchi centinaia di miliardi in gettito perduto ogni anno, denaro che serve più che mai durante la pandemia: ma invece di renderli responsabili, la Ue consente che gli stati più aggressivi vengano rimossi dalla lista», sostiene la specialista.

«Se la lista deve avere credibilità, la Ue deve includere tutti i paesi che operano come paradisi, inclusi quelli con aliquota zero per le imprese e quelli dove gli investimenti privati superano il livello dell'attività economica reale», conclude Putaturo.

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