Dopo un anno di pandemia gli svizzeri sembrano più desiderosi che mai di viaggiare e molti stanno già sognando le vacanze al mare sulle sponde del Mediterraneo. Ma non è ancora chiaro quali destinazioni potranno essere visitate quest'estate.
hm, ats
14.04.2021, 15:28
14.04.2021, 16:20
SDA
Di conseguenza le prenotazioni nelle agenzie di viaggio sono ancora a un livello molto basso rispetto a quanto succedeva prima della crisi, emerge da un'indagine dell'agenzia Awp. In un anno normale il periodo attuale sarebbe quello di punta per le prenotazioni dei viaggi estivi, ma la pandemia ha cambiato le carte in tavola.
Al momento le ferie vengono ancora prenotate con un preavviso molto breve, spiega l'operatore Hotelplan. Questo perché in tal modo per il consumatore è più facile valutare se sarà possibile raggiungere la destinazione desiderata e se il ritorno in Svizzera comporterà una quarantena.
Per attirare gli indecisi la filiale di Migros ha adeguato le sue condizioni di annullamento: i viaggi possono ora essere cancellati o riprenotati gratuitamente sino a 21 giorni prima della partenza. Quelli forfettari addirittura 24 ore prima, se vengono soddisfatte determinate condizioni.
I professionisti del ramo affermano che la voglia di vacanze a Cipro, nelle isole greche, alle Canarie o in Turchia rimane forte, ma tutto sta nel vedere come evolveranno le molte e sempre nuove regole di spostamento. Vi è comunque ottimismo: «siamo convinti che le vacanze nel Mediterraneo saranno possibili nei prossimi mesi estivi», afferma Tim Bachmann, Ceo di Hotelplan Svizzera.
Allo stesso tempo però una cosa è certa: anche nel 2021 gli svizzeri punteranno parecchio sulle ferie in patria. La percentuale di coloro che trascorreranno le loro vacanze estive nelle Confederazione sarà probabilmente di nuovo più alta del solito, come è accaduto nel 2020, fa sapere DER Touristik Suisse, che gestisce marchi come Kuoni e Helvetic Tour.
Anche Hotelplan conferma che la repubblica dei 26 cantoni rimane una destinazione popolare: per esempio il livello di prenotazioni presso la società consorella Interhome, che offre appartamenti e case di vacanze, è superiore al livello del 2020. E pure «e-domizil» ha recentemente segnalato quello che ha definito un boom della domanda in questo segmento.
Popolari dovrebbero anche rivelarsi le vacanze in stati vicini quali Francia, Italia, Germania e Austria: Tui Suisse si aspetta che molte persone sceglieranno di spostarsi in modo autonomo verso questi paesi, garantendosi la massima flessibilità.
Non potendo influenzare la velocità delle campagna di vaccinazione le agenzie di viaggio puntano su test rapidi e sul passaporto vaccinale annunciato nell'Ue, che dovrebbe permettere anche di viaggiare in caso di guarigione dopo il Covid o di risultato negativo dei test.
Tuttavia Tui Suisse ritiene improbabile che possano essere trovare rapidamente soluzioni internazionali uniformi. Un primo passo potrebbe però essere costituito da accordi bilaterali: diversi paesi e regioni turistiche puntano su cosiddetti corridoi di viaggio per assicurare l'entrata e l'uscita senza quarantena di persone che sono state vaccinate contro il coronavirus.
La Grecia, per esempio, sta progettando un'intesa di questo tipo con Israele, campione mondiale di vaccinazione, e sta negoziando sullo stesso tema con la Gran Bretagna, stando a notizie diffuse dai media. La Svizzera non ha ancora sottoscritto convenzioni del genere, ma nell'industria turistica vi è chi crede che in questo campo qualcosa potrebbe presto muoversi.