Forum economico WEF, l'edizione del 2021 non si terrà in gennaio

ATS

26.8.2020 - 16:04

L'edizione 2021 del WEF sarà senza la neve.
L'edizione 2021 del WEF sarà senza la neve.
Source: KEYSTONE/LAURENT GILLIERON

Non si terrà in gennaio il Forum economico mondiale (WEF) di Davos: a causa della pandemia di coronavirus l'edizione 2021 slitterà all'estate, a data non ancora nota.

«La decisione non è stata presa facilmente, poiché la necessità che i leader mondiali si riuniscano per disegnare un percorso comune di ripresa e dare forma al Grande Ripristino (Great Reset) nell'era post-Covid è assai urgente», afferma il direttore del WEF Adrian Monck, in un comunicato diffuso oggi. Ciò malgrado sono stati seguiti i consigli degli esperti, secondo i quali non era possibile tenere l'evento in modo sicuro.

L'appuntamento, che riunisce una volta all'anno nei Grigioni quella che viene considerata l'élite politico-economica del pianeta, era in programma dal 26 al 29 gennaio. Durante quel periodo il WEF organizzerà comunque dei «dialoghi di Davos», nei quali i leader globali più importanti condivideranno le loro opinioni sullo stato della Terra.

Non si sa ancora per contro quando e dove è previsto l'incontro faro del WEF: l'unica indicazione è «inizio della prossima estate», secondo le parole di Monck. «I dettagli relativi alle date e al luogo della nostra riunione annuale 2021 riprogrammata saranno comunicati non appena ci sarà assicurato che tutte le condizioni sono soddisfatte per garantire la salute e la sicurezza dei nostri partecipanti e della comunità ospitante».

Le attività continuano

Intanto il Forum continua a coinvolgere i suoi partner in molteplici attività di collaborazione per affrontare le sfide globali, regionali e commerciali poste dal coronavirus.

Da febbraio, quasi 1200 esponenti del mondo degli affari, dei governi e dalla cosiddetta società civile hanno aderito alla Piattaforma d'azione Covid. «In settembre il nostro summit sull'impatto dello sviluppo sostenibile metterà a fuoco i principi fondamentali del Grande Ripristino, chiedendo a tutti noi come possiamo contribuire a un futuro più sostenibile e inclusivo», conclude il direttore.

Tornare alla home page