Forum economicoWEF: presto si saprà se nel 2021 rimarrà in Svizzera
hm, ats
4.12.2020 - 16:01
Il Forum economico mondiale (WEF) comunicherà la settimana prossima dove si terrà la riunione annuale 2021. A dirlo è il direttore dell'organismo, Jeremy Jurgens. Come noto l'organizzazione dell'evento in Svizzera è tutt'altro che certa, vista la situazione pandemica.
«La sicurezza e la salute dei nostri partecipanti, dei dipendenti e della popolazione ospitante sono e rimarranno per noi una priorità assoluta», afferma Jurgens in un'intervista pubblicata oggi dal portale del periodico economico L'Agefi. «In questo senso, dato che presto dovremo inviare gli inviti per il nostro incontro annuale, possiamo usare solo la situazione attuale come base per prendere decisioni in merito».
L'evento che riunisce una volta all'anno quella che viene considerata l'élite politico-economica del pianeta dovrebbe tenersi l'anno prossimo dal 18 al 21 maggio sul Bürgenstock, montagna (e nel contempo anche località) sul Lago dei Quattro Cantoni: la decisione era stata presa a inizio ottobre. In corsa vi era in un primo tempo anche Lugano. Ora però le condizioni sanitarie sembrano imporre un nuovo cambio di programma.
«Siamo consapevoli del fatto che molte aziende elvetiche si trovano attualmente in una situazione molto difficile e che, in questo contesto, la decisione relativa al nostro incontro annuale 2021 nella Svizzera centrale è di grande importanza», osserva Jurgens. «Purtroppo la situazione in Europa in generale è molto complicata e difficile, il che ci porta a considerare altre regioni per un incontro fisico».
«L'obiettivo del WEF è sempre stato quello di rimanere in Svizzera», puntualizza il direttore. «Finora l'incontro a Lucerna-Bürgenstock rimane nei nostri piani, anche se sapevamo fin dall'inizio che, a causa del Covid-19, il luogo non era garantito al 100%. Stiamo ancora valutando la situazione e comunicheremo la prossima settimana in merito all'incontro annuale 2021».
Nei giorni scorsi si è parlato molto di un possibile forum a Singapore. Interpellato su questo punto, il direttore del WEF rimane asciutto e risponde con un «nessuno commento». Stando a notizie di stampa per i partecipanti internazionali i numeri dei contagi in Svizzera farebbero troppa paura. A Singapore invece la situazione è sotto controllo, con meno di 10 casi di coronavirus al giorno. Nella città-stato si sarebbe recato anche personalmente di recente il fondatore del WEF Klaus Schwab.
Sul tema i parlamentari della Svizzera centrale hanno scritto una lettera al consigliere federale Guy Parmelin, esortandolo a muoversi in favore della soluzione Lucerna-Bürgenstock. In gioco vi sono non solo l'impatto per gli alberghi – le strutture, specie quelle di lusso duramente colpite dalla crisi del turismo d'affari, speravano di poter lavorare per una volta bene – ma anche i costi che i cantoni hanno già dovuto sopportare per schizzare i piani di sicurezza.
Secondo la Luzerner Zeitung comunque i giochi sono già ampiamente fatti: la probabilità che il WEF rimanga su territorio della Confederazione viene giudicata scarsa. Stando al quotidiano l'ultima parola spetterà lunedì al Board of Trustees, organo interno al WEF.
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