«Esiste già un vaccino contro fame, povertà, disuguaglianza e forse contro il cambiamento climatico: si chiama diritti umani». Lo ha detto l'Alta Commissaria dell'ONU per i diritti dell'uomo, Michelle Bachelet, in occasione della Giornata mondiale che si celebra oggi.
Il vaccino che nel mondo si sta cercando contro il Covid da solo non potrà risolvere i danni causati dalla pandemia e la devastazione socio economica che ha contribuito alla sua diffusione, ha notato detto Michelle Bachelet.
Facendo poi il punto sulla gestione della crisi del coronavirus, Bachelet ha sottolineato come il 2020 ha causato «il caos» non solo in tutti i Paesi, ma anche nei nostri diritti, siano essi economici, sociali, culturali, civili o politici.
La pandemia «ha dimostrato la debolezza dei sistemi che non si sono concentrati sul rispetto dei diritti umani», ha aggiunto. «Negli ultimi 11 mesi, i poveri sono diventati più poveri e coloro che subiscono discriminazioni sistemiche hanno sofferto di più», ha aggiunto Bachelet.
«Se avessimo applicato il 'vaccino dei diritti umani', non saremmo in una condizione così grave come quella in cui ci troviamo oggi», ha proseguito. «I suoi ingredienti principali sono sanciti dalla Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo, di cui celebriamo il 72° anniversario''.
Secondo l'Alta Commissaria dell'ONU, è stato «scioccante, ma purtroppo tutt'altro che sorprendente», vedere un numero sproporzionato di persone e gruppi discriminati durante la pandemia, come persone di origine africana, quelle appartenenti a minoranze etniche, nazionali o religiose e popoli indigeni.
''Anche l'impatto sulle donne – ha aggiunto – è stato devastante, a causa del terribile aumento della violenza domestica in tutto il mondo''. ''In alcuni settori, i diritti delle donne rischiano di regredire per decenni», ha avvertito, constatando, allo stesso tempo, che «molti dei Paesi che si ritiene abbiano gestito al meglio la pandemia sono stati in realtà guidati da donne».
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