Energie rinnovabiliA rischio gli approvvigionamenti di pannelli solari e batterie, ecco perché
ceel, ats
27.6.2024 - 09:46
La Svizzera deve agire per garantire le forniture di materie prime necessarie nel ramo delle energie rinnovabili. L'aumento della domanda di materiali per pannelli solari e batterie potrebbe portare a penurie, secondo un rapporto.
Keystone-SDA, ceel, ats
27.06.2024, 09:46
27.06.2024, 09:52
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«Questo tema fino ad ora non è realmente sull'agenda. Bisogna però affrontarlo», ha detto Urs Neu all'agenzia Keystone-ATS. Si tratta del responsabile della Commissione per l'energia dell'Accademia svizzera di scienze naturali (SCNAT), a capo del rapporto pubblicato oggi.
Il rischio per l'approvvigionamento riguarda materie prime cosiddette critiche, come litio, cobalto, nickel e terre rare, ed è di natura geopolitica. «In realtà tali materie sono disponibili in quantità sufficienti», ha spiegato Neu. Anche in Europa, ad esempio in Norvegia, ci sono depositi.
Estrazione in pochi Paesi
L'estrazione di questi materiali avviene nella pratica però solo in pochi Paesi. Nelle nazioni più industrializzate la gestione di miniere, spesso con pesanti conseguenze ambientali, è mal accettata. In certi casi, come quello delle terre rare, la Cina ha praticamente il monopolio. Eventuali sanzioni, come quelle che hanno ad esempio colpito la Russia dopo l'attacco all'Ucraina, potrebbero interrompere le forniture.
La Svizzera importa relativamente poche materie prime di questo genere in maniera diretta, ma si rifornisce di prodotti finiti che le contengono. Per la costruzione di impianti elettrici con energie rinnovabili la Confederazione è quindi fortemente dipendente dalle importazioni, viene sottolineato nel rapporto.
Rischi diversi dal solito
Le difficoltà di approvvigionamento divergono però da quelle avvenute ad esempio nel settore dell'energia fossile. In questi casi mancava fondamentalmente il carburante per far funzionare impianti o macchinari, mentre con le materie prime critiche verrebbero a mancare i mezzi per la costruzione. Il funzionamento degli impianti esistenti continuerebbe.
Per far diminuire i pericoli, gli esperti suggeriscono varie soluzioni, che vanno dal riciclaggio, alle innovazioni tecniche, fino ad accordi internazionali.