Vertice Biden-PutinVertice Biden e Putin, tensione e distanza nel linguaggio del corpo
SDA
16.6.2021 - 19:28
Strutturato appositamente per evitare la minuziosa analisi del linguaggio del corpo, su richiesta soprattutto della Casa Bianca che anche per questo avrebbe chiesto di tenere due conferenze stampa separate, lo storico incontro tra Joe Biden e Vladimir Putin ha comunque suscitato la curiosità degli esperti che si sono cimentati nell'interpretazione delle poche immagini trapelate.
Keystone-SDA
16.06.2021, 19:28
17.06.2021, 09:01
SDA
Presenze forti e autorevoli entrambi, quando sono comparsi sulla soglia della villa La Grange a Ginevra, il presidente statunitense e il leader del Cremlino «sembravano due scolari indisciplinati separati dal maestro», secondo la studiosa britannica di 'body language' (linguaggio del corpo ndr.) Judi James.
Quando poi si sono salutati e stretti la mano hanno mostrato i loro due stili nettamente differenti. Biden «ha accennato un sorriso cordiale, segno – ha spiegato l'esperta newyorchese Mary Civiello – che è disposto a giocare la palla». Putin, invece, è rimasto «impassibile», come se «stesse svolgendo il compitino, una marcia forzata, e avesse preferito essere da tutt'altra parte».
I russi hanno un'interpretazione diversa
Più tesa l'atmosfera nella biblioteca, quando i presidenti si sono accomodati sulle sedie, separati da un mappamondo. Anche in questo caso, sostiene Civiello, Biden si è mostrato «più aperto al dialogo». Era seduto infatti con le gambe leggermente rivolte verso Putin, chiaro segnale di disponibilità alla conversazione.
Il leader del Cremlino, invece, aveva le gambe divaricate e una «postura più aggressiva», in gergo 'power pose'. Per la tv statale russa, la posizione del presidente indicava «fiducia in sé, rilassatezza e sicurezza», al contrario di Biden che «sembrava legato, scomodo sulla sua sedia».
Ridotti al minimo «il contatto visivo e la comunicazione non verbale», nonostante la vicinanza fisica. Un gelo, ha sottolineato James, che è proseguito anche durante la "photo opportunity", il momento in cui ci si mette in posa per le foto ufficiali, «quando i due leader sono rimasti seduti guardando verso l'esterno».