Disastri (generico) Incidente chimico Schweizerhalle, il CEO di Cabb vede un rischio residuo

mp, ats

2.5.2024 - 10:27

Non  è la prima volta che il polo chimico di Schweizerhalle è al centro di incidenti
Non è la prima volta che il polo chimico di Schweizerhalle è al centro di incidenti
Keystone

Dopo l'incidente chimico avvenuto presso l'azienda Cabb di Schweizerhalle, in territorio di Pratteln (BL), il CEO Thomas Ahrens si è espresso pubblicamente per la prima volta e ha parlato di un rischio residuo che esiste sempre.

2.5.2024 - 10:27

Negli ultimi quattro anni sono stati investiti 100 milioni di franchi per la modernizzazione, la sicurezza e la protezione dell'ambiente, ha dichiarato Ahrens in un'intervista pubblicata oggi dal «Blick».

A suo avviso, l'impianto in cui nella notte tra venerdì e sabato è fuoriuscito il cloruro di acetile è stato ispezionato e approvato nel 2019. L'incidente di Pratteln costituisce ovviamente un rischio residuo.

Ahrens ha ammesso che in alcuni processi di manutenzione e riparazione è necessario disattivare l'allarme automatico. «Tuttavia, ciò avviene solo dopo l'approvazione formale da parte della direzione dell'impianto. In questi processi, le misurazioni vengono effettuate continuamente, in modo che l'allarme possa essere attivato manualmente in qualsiasi momento in caso di superamento dei valori limite», ha dichiarato il CEO.

L'azienda agrochimica intende fornire informazioni in occasione di una conferenza stampa che si terrà oggi.

Nello scorso fine settimana l'incidente chimico aveva provocato una nube tossica visibile a occhio nudo accompagnata da un odore nauseabondo. Come misura precauzionale, la popolazione di Pratteln era stata invitata a non uscire e a chiudere porte e finestre.

Il Ministero pubblico di Basilea Campagna ha in seguito aperto un procedimento penale contro ignoti. Non è la prima volta che la giustizia deve occuparsi di questa azienda.

Cabb negli scorsi anni è stata teatro di ripetuti incidenti. Nel maggio 2021, sei persone erano rimaste ferite in seguito a una fuoriuscita di sostanze chimiche e nel 2014 una panne aveva causato un decesso.

Quale conseguenza, il direttore e un quadro dello stabilimento avevano lasciato l'azienda nel 2016. Nel 2019 un dipendente era stato riconosciuto colpevole di omicidio colposo dal tribunale penale di Basilea Campagna.

Il suo superiore era stato dapprima scagionato, poi condannato in seconda istanza.

mp, ats