Il film «Parasite», del regista sudcoreano Bong Joon-Ho, ha vinto la Palma d'oro del 72esimo festival di Cannes.
Questo dramma famigliare e thriller sulle ineguaglianze sociali ha ottenuto i favori della giuria.
Il film
Una storia di ricchi contro poveri in Corea, una lotta di classe ravvicinata in cui a fare la differenza c'è anche l'olfatto. I poveri puzzano un po' troppo per i ricchi coreani, o almeno è quello che capita nel film "Parasite", scritto e diretto dal talentuoso regista sud coreano Bong Joon-ho, premiato con la Palma d'Oro al 72esimo Festival di Cannes.
«Parasite» parte in commedia, ma poi atterra nel dramma, un family-drama con una forte valenza politica. Perché alla fine a giocarsi tutto in questa storia sono due famiglie agli opposti, i poverissimi Ki-taek e i ricchissimi Park. I primi vivono in un sottoscala che spesso viene derattizzato (da qui forse l'odore), i secondi in una stupenda villa con giardino arredata con gusto e senza badare a spese.
Tutto inizia in casa Ki-taek quando l'intera famiglia, padre, madre, figlio e figlia è nel panico più totale perché il wifi del vicino, a cui attingono tutti da sempre, ha cambiato password. Tutto cambia per questa famiglia di "brutti, sporchi e cattivi", quando il primogenito, con un espediente non proprio corretto, si ritroverà a fare lezione di inglese alla figlia dei Park. Il ragazzo sarà come un cavallo di Troia per aprire le porte dei Park all'intera sua famiglia che sarà in pochissimo tempo tutta al servizio della ricca casa.
Per i Ki-taek la povertà sembra finita, ma nel rifugio antiatomico della ricca casa c'è un'orribile sorpresa e la pace tra le due famiglie sarà rotta. L'ultima tragica scena si sviluppa, incredibilmente, sulle note di "In ginocchio da te" di Gianni Morandi.
"L'ispirazione mi è arrivata con questa domanda: cosa accadrebbe se due famiglie - una ricca e una povera, che occupano quartieri molto diversi - si incontrassero? Cosa accadrebbe poi se quei due mondi dovessero alla fine scontrarsi?" ha spiegato il regista coreano.
E ancora Bong Joon-ho: "Non sono ossessionato dal tema della famiglia, nel caso di questo film sarebbe poi comunque diverso dai miei lavori precedenti in cui le famiglie erano incomplete. In 'Mother' non c'era padre, e in "The Host', madre".
L'ultimo film del regista coreano, Okja, fu realizzato per Netflix e creò non poche polemiche proprio a Cannes nel 2017.
Tutti i premi
Ecco i premi della 72esima edizione del festival del cinema di Cannes:
- Palma d'oro: "Parasite" di Bong Joon Ho;
- Grand Prix: "Atlantique" di Mati Diop;
- Migliore regia: Jean Pierre e Luc Dardenne per "Young Amhed";
- Premio della Giuria: ex aequo "Les Misérables" di Ladj Ly e "Bacurau" di Kleber Mendonca Filho e Jiliano Dornelles;
- Migliore attrice: Emily Beecham per "Little Joe" di Jessica Hausner;
- Migliore attore: Antonio Banderas per "Dolor y gloria" di Pedro Almodovar ;
- Migliore sceneggiatura: Celine Sciamma per "Portrait of a lady on fire";
- Menzione speciale: Elia Suleiman di "It must be heaven";
- Camera d'oro: "Nuestras Madres" di Cesare Diaz (presentato alla Semaine de la critique)
- Palma d'oro al cortometraggio: "The distance between us and the sky" di Vasilis Kekatos;
- Menzione speciale della giuria cortometraggi: "Monstruo Dios" di Agustina San Martin.
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