Nota per incidenti e frane C'è ancora molto da fare per rendere l'Axenstrasse più sicura

Di Stefan Michel

27.7.2022

Barriere più robuste o un tunnel stradale avrebbero potuto evitare il grave incidente avvenuto domenica sulla Axenstrasse. Ma la prima misura non è utile perché... la seconda è bloccata da anni.

Di Stefan Michel

27.7.2022

Come è potuta accadere una cosa del genere? È questa la domanda che molti si pongono alla luce dell'incidente stradale avvenuto domenica sulla Axenstrasse.

Ricordiamo che un veicolo ha perso il controllo per motivi ancora sconosciuti, ha sfondato la barriera di protezione ed è volato per 50 metri finendo nel lago dei Quattro Cantoni. Dato che l'acqua sul luogo dell'incidente è molto profonda, fino a 180 metri, la Polizia è riuscita solamente ieri, martedì, a individuare il mezzo.

La Axenstrasse, che da Brunnen, nel Canton Svitto, costeggia il lago di Uri fino a Flügeln, è ormai ben nota. Non solo perché è il collo di bottiglia sulla strada che porta dal versante nord a quello sud delle Alpi.

No: lo è anche perché spesso avvengono degli incidenti, in diverse aree, e perché lungo il tortuoso percorso scavato nella roccia si verificano regolarmente cadute di massi. Anche se a volte i sensori danno l'allarme ancora prima che accada. Le conseguenze sono ben note: non sono infatti rare le segnalazioni di chiusura della Axenstrasse.

L'ultimo episodio avvenuto è stato un grave incidente stradale. E sorgono molte domande: perché non c'è una barriera più robusta sul luogo dell'incidente, dove la strada corre letteralmente a precipizio? Una barriera antiurto o addirittura un muro non sembrano eccessivi, vista la situazione di pericolo.

La capacità di carico è limitata

L'Ufficio federale delle strade (USTRA), interpellato da blue News, spiega: «L'utilizzo di un sistema di ritenuta dei veicoli più robusto in loco sarebbe possibile, ma solo con un grande sforzo per la costruzione».

Questo perché il traffico per un lungo periodo di tempo dovrebbe circolare su una sola corsia «dal momento che la capacità di carico dello sbalzo non è data. Questo è indicato anche dai cartelli presenti in loco che vietano ai camion di passare sul marciapiede».

Il rischio è marcato
Il rischio è marcato
KEYSTONE

Inoltre, dal punto di vista della tutela del paesaggio, sarebbe difficile attuare misure strutturali più ampie nel sito in questione. Questo aspetto e altre considerazioni di carattere ambientale sono state valutate nella «Nuova Axenstrasse», in fase di progettazione da anni.

Per anni, tuttavia, i tribunali si sono occupati delle obiezioni delle associazioni ambientaliste, stando alle quali mancano delle misure di accompagnamento dal momento che a causa della nuova strada temono un aumento del traffico.

Ma la domanda rimane: la Axenstrasse è abbastanza sicura per il traffico? Sì, conferma l'USTRA. Le norme e gli standard applicabili per una strada nazionale di terza classe, approvata per il traffico misto, sono soddisfatte. «Il rischio principale su questo tratto per i nostri utenti deriva dai rischi naturali, e USTRA ha investito molto qui negli ultimi 15 anni».

Il luogo dell'incidente
Il luogo dell'incidente
KEYSTONE

Misure adottate a breve termine

Come misura immediata, l'USTRA ha ridotto la velocità massima da 80 a 60 km/h nella zona dell'incidente. «Questo garantirà la sicurezza fino al termine dei lavori di riparazione». Anche il guardrail distrutto è stato temporaneamente sostituito da una rete paramassi.

La Axenstrasse ha dovuto essere chiusa, ma ora è di nuovo percorribile, spiega l'USTRA, che aggiunge: «A lungo termine e in modo sostenibile, la situazione della sicurezza su questo tratto migliorerà solo con la costruzione della Nuova Axenstrasse».