Il Papa torna a lanciare un appello per la cura della casa comune e sottolinea che le guerre nel mondo provocano anche insicurezza alimentare e danni all'ambiente.
Keystone-SDA
13.07.2022, 14:26
13.07.2022, 14:36
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«Oggi – sottolinea Papa Francesco in un messaggio ai partecipanti alla Conferenza sul clima promossa dalla Pontificia Accademia delle Scienze – siamo di fronte a due sfide: ridurre i rischi climatici riducendo le emissioni e fornire assistenza consentendo alle persone di adattarsi al peggioramento progressivo dei cambiamenti climatici. Queste sfide ci invitano a pensare a un approccio multidimensionale per proteggere sia gli individui che il nostro pianeta».
Per il Papa «prendersi cura della nostra casa comune» è «un obbligo morale per tutti gli uomini e le donne come figli di Dio». E allora sono necessari «sforzi coraggiosi e lungimiranti da parte di leader religiosi, politici, sociali e culturali a livello locale, nazionale e internazionale, per trovare soluzioni concrete ai gravi e crescenti problemi che stiamo affrontando».
«Sto pensando, per esempio – prosegue il Papa -, al ruolo che le nazioni economicamente più avvantaggiate possono svolgere nel ridurre le proprie emissioni e nel fornire assistenza finanziaria e tecnologica» anche alle aree del mondo più svantaggiate. «Fondamentale è anche l'accesso all'energia pulita e all'acqua potabile», come anche sostenere gli agricoltori e «impegnarsi in percorsi di sviluppo sostenibili e stili di vita sobri volti a preservare le risorse naturali del mondo».
La perdita di biodiversità e le guerre
Il Pontefice, nel messaggio, cita anche «due ulteriori preoccupazioni: la perdita di biodiversità e le tante guerre che si fanno in varie regioni del mondo che insieme portano con sé conseguenze dannose per la sopravvivenza e il benessere umano, compresi i problemi di sicurezza alimentare e il crescente inquinamento. Queste crisi, insieme a quella del clima terrestre, mostrano che tutto è connesso e che promuovere il bene comune a lungo termine del nostro pianeta è essenziale per una vera conversione ecologica».
«Per questi motivi – spiega il Papa in conclusione – ho recentemente approvato per la Santa Sede, a nome e per conto dello Stato della Città del Vaticano, di aderire alla Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici e all'Accordo di Parigi».