COP27ONG svizzere chiedono di velocizzare la transizione energetica
bt, ats
6.11.2022 - 10:56
È necessario accelerare la transizione verso una produzione energetica ecologica. A chiederlo, nella giornata inaugurale della 27esima Conferenza delle Nazioni Unite sul clima (COP27) di Sharm el-Sheikh, sono diverse ong svizzere.
Keystone-SDA, bt, ats
06.11.2022, 10:56
06.11.2022, 11:03
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Il cambiamento climatico sta progredendo sempre più rapidamente e sta scatenando una serie di conseguenze distruttive, soprattutto nei Paesi del sud del mondo, scrivono in rispettive prese di posizione WWF, Alliance Sud, Terre des hommes e Pane per tutti (HEKS/EPER).
La Svizzera dovrebbe quindi spingere per una riduzione più rapida delle emissioni di gas serra e per un maggiore sostegno finanziario a questi Stati. Come compensazione per i danni climatici, i Paesi in via di sviluppo dovrebbero ricevere dei versamenti adeguati.
Obiettivo lontano
Il mondo è lontano dal limitare il riscaldamento globale a 1,5 gradi: attualmente ci stiamo dirigendo verso 2,4-3,0 gradi, afferma Patrick Hofstetter, esperto di clima del WWF. Secondo Pane per tutti, siamo ormai arrivati all'ultima spiaggia per invertire la rotta.
Per le ong, come detto, la risposta della comunità internazionale alla crisi non deve limitarsi a misure ecologiche, ma va allargata pure a risarcimenti di tipo prettamente economico. Le aziende svizzere che contribuiscono in modo significativo al cambiamento climatico hanno una responsabilità e dovrebbero partecipare a un fondo per la compensazione dei danni, dichiara Alliance Sud.
I Paesi industrializzati devono finalmente mantenere la loro promessa e fornire 100 milioni di dollari all'anno ai Paesi più colpiti, che di regola sono quelli delle regioni più povere del mondo, rivendicano le organizzazioni. Anche la Svizzera, ora come ora, adempie ai suoi obblighi in modo insufficiente, viene aggiunto.
COP27 con Cassis e Sommaruga
La COP27 si terrà nella località turistica egiziana fino al 18 novembre. La delegazione elvetica afferma di voler impegnarsi per un programma di lavoro ambizioso, che porti a decisioni concrete riguardo alla protezione del clima. In rappresentanza del Consiglio federale, ai colloqui parteciperanno il presidente della Confederazione Ignazio Cassis e la ministra dell'ambiente Simonetta Sommaruga: il primo sarà alla riunione dei capi di Stato e di governo in agenda domani, mentre la seconda prenderà parte a incontri con i suoi omologhi nella settimana successiva.
Nel corso della Conferenza verranno ulteriormente specificate le regole per l'attuazione dell'Accordo di Parigi. Un argomento centrale sarà il modo in cui gli Stati possono concretizzare gli obiettivi climatici presentati nell'ambito di tale intesa entro il 2030, così da poter raggiungere quello di limitare il riscaldamento del pianeta a 1,5 gradi.
Inoltre, è prevista l'adozione di regole di attuazione per il meccanismo di mercato stabilito durante la COP26. Esso consente ai Paesi di realizzare progetti di protezione del clima all'estero e di computare le riduzioni delle emissioni ottenute in questo modo nel proprio obiettivo climatico.