Sanità Coronavirus: due casi sospetti a Zurigo

ATS / pab

26.1.2020 - 20:15

Al momento i campioni sono sottoposti a test a Ginevra (foto simbolica)
Al momento i campioni sono sottoposti a test a Ginevra (foto simbolica)
Source: KEYSTONE/GAETAN BALLY

Il coronavirus potrebbe essere arrivato ora anche in Svizzera: due persone rientrate da poco dalla Cina sono state poste in quarantena all'ospedale Triemli a Zurigo. Non si tratta tuttavia degli unici due casi sospetti su suolo elvetico. Per ora nessun caso segnalato in Ticino.

Due persone che mostrano segni di infezione in seguito a un soggiorno in Cina sono attualmente sottoposte a esami all'ospedale cittadino Triemli, ha detto a Keystone-ATS la responsabile della comunicazione Maria Rodriquez, confermando un'informazione in tal senso di 20 Minuten-Online.

Entrambe le persone sono al momento in quarantena in quanto, tra gli altri agenti patogeni, la causa dei loro sintomi potrebbe essere anche il coronavirus.

Ciò non significa che siano contagiati dal virus. Tutti i casi sospetti nel nostro paese, finora, sono infatti risultati negativi.

Nessun pericolo per gli altri pazienti

Il Triemli ha esperienza nel trattare con pazienti che potrebbero essere portatori di un nuovo agente patogeno, scrive l'ospedale in una dichiarazione. E non ci sono rischi per gli altri pazienti o per il personale ospedaliero.

I campioni vengono ora sottoposti a un test specifico presso il Centro nazionale di riferimento per le infezioni virali emergenti (CRIVE) di Ginevra.

Una specialista del CRIVE ha spiegato all'agenzia Keystone-ATS che il tempo di trattamento dei campioni è di otto ore e che dei prelievi vengono effettuati tre volte al giorno, tutti i giorni alle 10h00, alle 15h00 e alle 20h00.

Tasso di mortalità non molto elevato

Lo studio dei primi casi in Cina tende a mostrare che il tasso di mortalità del virus 2019-nCoV è abbastanza debole. «Per ora è meno del 5%», giudica il professore francese Yazdan Yazdanpanah, esperto dell'OMS. La Sindrome respiratoria acuta severa (Sars) nell'epidemia del 2002-2003 aveva un tasso di mortalità del 9,5%.

Per Gui Xi'en, specialista delle malattie infettive dell'Università di Wuhan, il numero di contaminazioni potrebbe raggiungere il picco massimo attorno all'8 febbraio, prima di decrescere. 

Non sono i primi casi in Svizzera

I casi sospetti a Zurigo non sono tuttavia i primi in Svizzera. Da tre settimane il CRIVE ha ricevuto tra i 10 e 100 campioni da analizzare giunti da tutta la Svizzera, ha indicato Pauline Vetter, medico in malattie infettive e che lavora al laboratorio di virologia degli Ospedali Universitari di Ginevra (HUG). Non ha tuttavia potuto fornire l'origine precisa dei campioni.

Vetter ha anche detto che da domani sarà istituita una hotline specifica per il coronavirus: il personale sanitario potrà ottenere informazioni su come procedere in casi sospetti.

Nessun caso sospetto in Ticino

Di casi sospetti, in Ticino, non ne sono stati registrati. Lo ha confermato alla RSI il medico cantonale ticinese Giorgio Merlani. Lunedì avrà luogo una riunione informativa con tutti gli operatori sanitari cantonali.

La Svizzera intanto si appresta a prendere misure preventive. Da settimana prossima verrà infatti ribadito l'obbligo di notifica da parte di medici e laboratori, che dovranno annunciare entro due ore alle autorità sanitarie cantonali i casi sospetti.

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