Pandemia Covid: il Giappone prevede una nona ondata, più forte dell'ottava

SDA

22.4.2023 - 17:54

Il Giappone potrebbe trovarsi ad affrontare una nona ondata della pandemia di Covid-19, che potrebbe portare a un aumento dei decessi, principalmente tra le persone anziane. 

Persone che indossano una mascherina aspettano su un binario di una stazione di Tokyo, in Giappone, il 13 marzo 2023, nel primo giorno di alleggerimento delle norme COVID-19. Nonostante la decisione del governo giapponese di alleggerire le norme COVID eliminando l'obbligo di indossare maschere facciali, la maggior parte delle persone continua a indossare le maschere per le strade
Persone che indossano una mascherina aspettano su un binario di una stazione di Tokyo, in Giappone, il 13 marzo 2023, nel primo giorno di alleggerimento delle norme COVID-19. Nonostante la decisione del governo giapponese di alleggerire le norme COVID eliminando l'obbligo di indossare maschere facciali, la maggior parte delle persone continua a indossare le maschere per le strade
KEYSTONE/EPA/FRANCK ROBICHON

Keystone-SDA

Lo indica lo studio redatto da quattro esperti del ministero della Salute nipponico, che fa riferimento alla recente impennata delle infezioni in 33 delle 47 prefetture del Paese, dopo l'allentamento delle restrizioni deciso dall'esecutivo, che ha declassato lo status legale del Covid-19 alla stessa categoria delle comuni malattie infettive.

Gli esperti citano un sondaggio condotto tra febbraio e marzo, che mostra come solo il 32,1% della popolazione giapponese sia stata infettata dal virus e abbia sviluppato gli anticorpi. Una dinamica che suggerisce come la nona ondata potrebbe essere più pericolosa dell'ultima registrata lo scorso inverno.

Il ministro della Salute, Katsunobu Kato, ha detto che il numero di nuovi contagi evidenzia una crescente proporzione della sottovariante XBB.1.5 della Omicron: «C'è la possibilità che le infezioni si diffondano ulteriormente questa estate», ha detto Kato, precisando che i decessi potrebbero riguardare molte persone anziane, dato che la popolazione del Giappone sta rapidamente invecchiando.

Oltre 78 milioni di dosi di vaccino scadute

La diffusione della ricerca arriva in concomitanza della apertura della nuova campagna vaccinale, prevista tra maggio e agosto, per i cittadini di età superiore ai 65 anni, coloro che presentano patologie pregresse e gli operatori sanitari.

In una ricerca separata, lo scorso mese una commissione di controllo ha rivelato che in Giappone è stato sprecato il 30% dei vaccini ordinati tra ottobre 2020 e marzo 2022, pari a quasi 78 milioni di unità, in prevalenza delle case farmaceutiche statunitensi Pfizer e Moderna, a fronte di stime di approvvigionamento rivelatesi errate e alle date di scadenza dei farmaci considerate troppo brevi.