Svizzera Tre giovani su quattro si sono imbattuti in forme di incitamento all'odio sul web

miho, ats

7.12.2023 - 10:16

Fake news è discorsi di odio aumentano con la diffusione dell'uso di Internet
Fake news è discorsi di odio aumentano con la diffusione dell'uso di Internet
Keystone

Oltre mezzo milione di persone in Svizzera non ha le competenze necessarie per identificare le fake news su Internet, secondo l'Ufficio federale di statistica (UST). Oltre il 60% dei giovani tra i 15 e i 29 anni si è imbattuto in forme di incitamento all'odio sul web.

Keystone-SDA, miho, ats

Più della metà della popolazione (51%) ha dichiarato di aver visto informazioni o contenuti falsi o sospetti su siti di notizie o sui social. La percentuale è aumentata di 6 punti rispetto al 2021. La generalizzazione dell'utilizzo di Internet – precisa un comunicato – espone alla disinformazione un numero più alto di persone e lo fa anche con maggiore frequenza. È probabile inoltre che in rete vengano pubblicati e condivisi più contenuti falsi o sospetti rispetto a prima. Secondo l'UST gli utenti di internet hanno anche sviluppato una maggiore consapevolezza in merito alle possibile fake news, visto che il tema è stato ampiamente trattato dai media.

Il comportamento nei confronti della disinformazione invece non è cambiato dal 2021. Solo la metà degli utenti di Internet che hanno individuato tali contenuti ha dichiarato di averne verificato la veridicità o le fonti. Il 41% non l'ha fatto, ritenendo di sapere già che le informazioni erano false, e il 17% (oltre 600 000 persone su scala nazionale) ha dichiarato di non averlo fatto per mancanza di competenze o conoscenze.

Messaggi di odio

Più di un terzo degli intervistati dichiara di aver visto su Internet messaggi ostili o degradanti nei confronti di gruppi o di individui. Fra gli utenti dei social la percentuale raggiunge il 47%. Risultano inoltre particolarmente esposti i giovani: il 60% degli utenti dai 15 ai 29 anni si è imbattuto in messaggi di odio, contro il 30% degli over 50.

Questo genere di messaggi prende di mira in primo luogo le opinioni politiche o sociali, seguite dalle origini razziali o etniche e dalle questioni relative alla religione. Vengono poi l'orientamento sessuale, il genere e la disabilità.

Ogni due anni, l'UST effettua un sondaggio sull'utilizzo di Internet da parte di persone di età compresa tra 15 e 88 anni in 3'000 nuclei famigliari. L'inchiesta 2023 si è svolta fra aprile e luglio.