Contrabbando In dogana con una katana del 1353, la fattura sarà salata

pl, ats

31.5.2022 - 14:57

La katana del 1353 contrabbandata in Svizzera.
La katana del 1353 contrabbandata in Svizzera.
Keystone

Una sciabola da samurai del 1353, importata illegalmente dalla Germania, è stata scoperta dalle guardie di confine a Benken, nel canton Zurigo. La katana ha un valore di circa 670mila franchi. Il contrabbandiere rischia ora una sanzione fino a 800mila franchi.

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La spada giapponese vecchia di 669 anni si trovava a bordo di un'auto che ha passato il valico doganale a Thayngen, vicino a Sciaffusa, scrive oggi l'Ufficio federale della dogana e della sicurezza dei confini (UDSC) nel suo magazine digitale Forum Z.

Oltre alla spada – che non è stata dichiarata – nell'auto sono stati trovati anche un libro antico, un contratto, la fattura di vendita e altri documenti.

Incaricato dal proprietario

Nel corso dell'istruttoria è emerso che l'automobilista, un cittadino svizzero che era in auto assieme alla figlia, non era il proprietario della spada e degli altri oggetti, ma è stato incaricato dall'effettivo proprietario – il suo datore di lavoro – di ritirare l'oggetto antico a Stoccarda (D) e di consegnarlo a casa di un cliente. Nessun'altra persona è stata coinvolta nel contrabbando.

Il Ministero pubblico di Sciaffusa ha fissato in un decreto d'accusa nei confronti del contrabbandiere una pena pecuniaria di 60 aliquote giornaliere da 100 franchi con la condizionale. A ciò si aggiungono una multa di 300 franchi e spese processuali per lo stesso importo.

Bene culturale protetto e infrazione all'IVA

L'UDSC ha a sua volta riscosso quasi 54'000 franchi di imposta sul valore aggiunto e ha sporto denuncia per violazione della legge sull'IVA. L'indagato rischia ora una sanzione fino a 800'000 franchi.

Le spade antiche – sottolinea l'UDSC – sono considerate beni culturali ai sensi della Legge sul trasferimento dei beni culturali (LTBC). L'Ufficio federale della cultura ha confermato questa interpretazione. La legge in questione contribuisce alla conservazione del patrimonio culturale. L'obiettivo è prevenire i furti, i saccheggi e l'importazione e l'esportazione illegale di beni culturali.