Un grande spettacolo attende i visitatori del palazzo situato al 1860 dell'Avenida Santa Fe, a Buenos Aires, in Argentina.
L'edificio, inaugurato nel 1919 come teatro, ospita dal 2000 una libreria.
Le poltrone hanno lasciato spazio a scaffali pieni di libri.
El Ateneo Grand Splendid è spesso considerato - giustamente - la più bella libreria del mondo.
All'epoca, il teatro poteva accogliere 1 050 visitatori. Oggi, ogni giorno circa 3 000 persone si recano nella libreria.
Una moltitudine di testi e CD aspettano i clienti.
Ma molte persone vi si recano solo per approfittare dell'atmosfera del vecchio teatro e per ammirare gli affreschi sul soffitto dell'artista italiano Nazareno Orlandi.
Ecco la più bella libreria del mondo
Un grande spettacolo attende i visitatori del palazzo situato al 1860 dell'Avenida Santa Fe, a Buenos Aires, in Argentina.
L'edificio, inaugurato nel 1919 come teatro, ospita dal 2000 una libreria.
Le poltrone hanno lasciato spazio a scaffali pieni di libri.
El Ateneo Grand Splendid è spesso considerato - giustamente - la più bella libreria del mondo.
All'epoca, il teatro poteva accogliere 1 050 visitatori. Oggi, ogni giorno circa 3 000 persone si recano nella libreria.
Una moltitudine di testi e CD aspettano i clienti.
Ma molte persone vi si recano solo per approfittare dell'atmosfera del vecchio teatro e per ammirare gli affreschi sul soffitto dell'artista italiano Nazareno Orlandi.
Se vi piacciono i libri, questo posto per voi sarà un paradiso: El Ateneo Grand Splendid, a Buenos Aires, capitale dell'Argentina, un tempo era un magnifico teatro. Oggi, questo monumento della cultura è considerato la più bella libreria del mondo.
Quando l'Argentina era in piena crisi, esisteva un luogo nel quale era possibile dimenticare tutti i problemi. Nell'ultimo numero di «National Geographic», il teatro El Ateneo Grand Splendid, situato al 1860 dell'Avenida Santa Fe a Buenos Aires, è stato insignito del titolo di più bella libreria del mondo.
Inaugurato nel 1919 come teatro in grado di accogliere fino a 1 050 spettatori, El Ateneo ha una storia particolarmente ricca alle spalle. Cinque anni dopo la sua apertura, una stazione radio cominciò ad investirvi per poter ritrasmettere dei concerti. Alla fine degli anni Venti, quindi, il teatro è stato trasformato in un cinema. E, dal 2000, ne è stato completamente modificato l'uso: oggi il luogo ospita una libreria e un negozio di dischi.
3 000 visitatori al giorno
Da allora, le poltrone hanno lasciato spazio a scaffali pieni di libri. L'atmosfera particolare del teatro resta però ben presente. Circa 3 000 visitatori varcano ogni giorno la porta della libreria El Ateneo, e non sempre con l'obiettivo di comprare un testo o un CD.
Molti infatti vogliono solo dare un'occhiata ai magnifici interni. Altri si siedono comodamente per sfogliare qualche volume. E chi trova l'attività troppo sedentaria, può scegliere di recarsi su quello che un tempo era il palcoscenico per bere un caffè in una piccola sala da tè.
Se la digitalizzazione pone il mercato del libro a dura prova, essa fatica di certo a rivaleggiare di fronte alla poesia della parola stampata. Soprattutto in un luogo come El Ateneo Grand Splendid.
Nelle terre degli strani «Spomenik»
Nelle terre degli strani «Spomenik»
Lo «Spomenik revolucije» (in italiano: monumento alla rivoluzione) è stato eretto sul campo di battaglia di Podgarić, in Croazia, nel 1967. La struttura commemora le vittorie dei partigiani yugoslavi.
Anche questo monumento, situato nel villaggio di Tjentište, è dedicato ai partigiani yugoslavi che su queste terre hanno combattuto i tedeschi.
La maggior parte degli «spomenik» è stata edificata in montagna negli anni Sessanta e Settanta. Anche se queste sculture sono immense, spesso sono difficili da trovare.
La maggior parte dei monumenti è in cemento, in perfetto stile brutalista.
Lo «sponenik» di Petrova Gora, inaugurato nel 1981: il monumento dall'architettura postmoderna un tempo era interamente ricoperto di metallo, ma numerose placche sono state rubate e mai rimpiazzate. Questo «sponenik» non gode del rispetto che merita: oggi è stato trasformato in un'antenna.
È evidente che anche questo «sponenik» è stato obiettivo di ladri di metalli: soltanto la struttura ha resistito: il rivestimento è praticamente scomparso del tutto.
Numerosi «sponenik» sono stati progettati da architetti e artisti celebri.
Come nel caso del «monumento alla rivoluzione», questo «sponenik» è opera di Dušan Džamonja (1928 - 2009), l'artista preferito di Tito. Situato su una montagna della Bosnia-Erzegovina, è stato edificato in memoria dei partigiani che si sono battuti contro l'esercito tedesco.
Uno «spomenik» situato sul monte Kosmaj, nei pressi di Belgrado, in Serbia, dedicato ai partigiani che hanno combattuto nel corso della Seconda guerra mondiale.
Oggi poche persone visitano ancora gli «spomenik», particolarmente isolati.
Altri monumenti sono più vicini alle zone abitate. Lo «sponenik» di Mitrovica, dedicato al movimento operaio, è soprannominato «il barbecue» dalla popolazione locale.
Lo «sponenik» di Korcanici è stato edificato su una montagna isolata della Bosnia-Erzegovina.
Il fotografo Johnatan «Jonk» Jimenez ha percorso circa diecimila chilometri per poter scattare le immagini. Ha pubblicato le foto in un'opera intitolata «Spomeniks».
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