Termini «non inclusivi» Dopo la polemica, l'editore di Roald Dahl corregge il tiro

SDA

25.2.2023 - 17:36

Si sgonfia in parte la polemica
Si sgonfia in parte la polemica
Keystone

Si ridimensiona nel Regno Unito la polemica sulle 'correzioni' imposte in nome del politicamente corretto ai libri di Roald Dahl, celebre autore di titoli per l'infanzia.

Dopo le critiche arrivate da più parti, regina consorte e primo ministro inclusi, l'editore Puffin, controllato dal colosso Penguin Random House, ha fatto un importante aggiustamento di tiro rispetto alla sua decisione di sostituire nei libri di Dahl, come il romanzo 'La fabbrica di cioccolato', alcuni aggettivi e termini considerati «non inclusivi», secondo la sensibilità attuale, scegliendo la via del compromesso: sul mercato sarà disponibile sia la versione 'ripulita' che quella originale.

Ci sarà una Classic Collection, priva di interventi a posteriori e quindi con ancora termini come «grasso» o «nano», accanto alla nuova edizione pensata «per i giovani lettori».

Di fronte all'annuncio dell'editore i tabloid britannici, che avevano portato avanti una sorta di crociata contro l'asserito caso di «cancel culture», cantano vittoria. Esultano il Daily Mail e il Daily Express, secondo cui è stato cruciale l'intervento della regina consorte Camilla.

«Questo dimostra come Camilla sia profondamente consapevole dell'influenza che ha e la usi con grande attenzione e con grande effetto. In realtà non ha menzionato Roald Dahl per nome, ma non era necessario», ha detto all'Express lo scrittore ed esperto di reali Phil Dampier.

Il messaggio di Camilla

La 75enne moglie di re Carlo III, patrona di istituzioni letterarie come il National Literacy Trust e il Book Trust, ma anche nota per premiare gli scrittori vincitori al Booker Prize, aveva rivolto nei giorni scorsi un messaggio apparentemente non casuale a una platea di scrittori, incoraggiandoli a non «consentire a nessuno di limitare la loro libertà di espressione».

Non c'erano stati riferimenti espliciti al caso Dahl, ma sui tabloid era anche emersa una fonte anonima vicina a Camilla secondo cui la regina consorte era rimasta «scioccata e sgomenta» per l'accaduto. Mentre il quotidiano filo-Tory Daily Telegraph ha titolato oggi in prima pagina per celebrare la 'vittoria': «Il fantastico Mr Dahl resiste».

Del resto non era facile per l'editore poter andare avanti con la sua controversa iniziativa a fronte di una polemica sempre più ampia.

C'erano state le critiche del primo ministro conservatore Rishi Sunak, dello scrittore Salman Rushdie, fino a quelle degli altri editori internazionali di Dahl come la francese Gallimard, rifiutatasi di recepire le revisioni decise da Puffin con il consenso degli eredi dell'autore di 'Matilda' e 'Le streghe', scomparso 74enne nel 1990.