Tecnologia EPFL: un filtro più efficace di grafene per catturare il CO2

ll, ats

3.3.2021 - 12:27

I ricercatori del Politecnico federale di Losanna (EPFL) hanno sviluppato un filtro di grafene che cattura l'anidride carbonica in maniera più efficiente delle tecnologie attuali e che permette di ridurre notevolmente i costi dell'operazione.
I ricercatori del Politecnico federale di Losanna (EPFL) hanno sviluppato un filtro di grafene che cattura l'anidride carbonica in maniera più efficiente delle tecnologie attuali e che permette di ridurre notevolmente i costi dell'operazione.
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I ricercatori del Politecnico federale di Losanna (EPFL) hanno sviluppato un filtro di grafene che cattura l'anidride carbonica in maniera più efficiente delle tecnologie attuali e che permette di ridurre notevolmente i costi dell'operazione.

Keystone-SDA, ll, ats

Il CO2 prodotto dalla combustione di energie fossili è fra i principali responsabili dell'effetto serra globale e del riscaldamento climatico. Uno dei problemi maggiori per catturarlo e immagazzinarlo in modo che non vada nell'atmosfera è che non viene rilasciato allo stato puro ma mescolato con altri gas, quali l'azoto. E i sistemi finora sviluppati per separare in diossido di carbonio dalle altre emissioni industriali non risultano molto economici, specialmente dal punto di vista energetico.

Gli ingegneri chimici dell'EPFL riferiscono ora – secondo quanto riportato nella rivista «Science Advances» – di aver perfezionato una tecnologia nettamente più economica ed efficiente, che ridurrà il costo della cattura del CO2 a quasi 30 dollari per tonnellata. Si tratta di un prezzo da due a quattro volte inferiore rispetto ai normali processi commerciali.

Per riuscirci gli scienziati dell'alta scuola losannese sono ricorsi a un filtro ultra-fine in grafene. È un materiale costituito da uno strato monoatomico di atomi di carbonio (ossia con uno spessore equivalente alle dimensioni di un solo atomo), che ha la resistenza teorica del diamante e la flessibilità della plastica. Il filtro dell'EPFL – il più sottile al mondo secondo lo stesso politecnico – consente all'anidride carbonica di passarvi attraverso ma non a gas più «corpulenti», come l'azoto, permettendo così una selezione maggiore e più rapida. Ora l'EPFL sta cercando di sviluppare un impianto pilota per catturare 10 chilogrammi di anidride carbonica al giorno.