Social in down Facebook e le sue app escono dal blackout più esteso della storia 

SDA

5.10.2021 - 08:10

Il blackout era dovuto alla modifiche della configurazione dei router
Il blackout era dovuto alla modifiche della configurazione dei router
Keystone

Facebook, Instagram, WhatsApp e Messenger, i due social network e i due servizi di messaggistica del colosso californiano, si sono lentamente ripresi nella notte tra lunedì e martedì da un'interruzione senza precedenti, che ha fatto precipitare il gruppo in una doppia crisi dopo le rivelazioni di una sua ex dipendente, che hanno fatto partire delle inchieste.

Keystone-SDA

«All'enorme comunità di persone e aziende in tutto il mondo che dipendono da noi: ci dispiace. Stiamo lavorando duramente per farvi accedere di nuovo alle nostre app e ai nostri servizi e siamo felici di dirti che stanno tornando online in questo momento», ha twittato la società lunedì alle 22:30 GMT, cioè alle 00h30 in Svizzera, dopo un'interruzione di ben sette ore.

Il blackout mondiale che ha colpito Facebook e le sue app Instagram e WhatsApp è stato provocato da modifiche alla configurazione dei router che coordinano il traffico di rete tra i suoi centri dati.

«Questa interruzione del traffico di rete ha avuto un effetto a cascata sul modo in cui comunicano i nostri centri dati, bloccando i nostri servizi», ha dichiarato in un post il vicepresidente delle infrastrutture di Facebook Santosh Janardhan.

Down a partire dalle 17h30 in Svizzera

Si tratta, secondo downdetector.com, un sito per il monitoraggio di tali incidenti che riguardano diverse piattaforme, del caso «più importante mai osservato», che ha registrato oltre 5,6 milioni di segnalazioni da tutto il mondo nei primi 45 minuti del problema. 

Il down mondiale è partito dalle 17:30 circa (ora svizzera), secondo downdetector, quando gli utenti hanno segnalato problemi di accesso alle app, ma anche di connessione al server e di caricamento dei contenuti. 

Non è il primo guasto, titolo FB perde in borsa

Su Twitter è partita la consueta ironia degli utenti, mentre sono volati gli hashtag #whatsappdown, #instagramdown, #facebookdown.

In borsa, il titolo di Facebook ha chiuso le contrattazioni a Wall Street perdendo il 4,9%.

Non è la prima volta che i servizi dell'ecosistema Facebook non funzionano all'unisono. L'ultimo blackout mondiale che aveva mandato in tilt WhatsApp, Instagram e Facebook si era registrato il 19 marzo ed era durato circa un'ora; ma quello più lungo si è verificato il 13 marzo 2019, un record di 14 ore di stop per le applicazioni.

Cattivo tempismo

Questo grave incidente arriva al momento sbagliato per l'azienda di Mark Zuckerberg, perché attraversa una delle peggiori crisi di reputazione da due settimane, a causa di una ex ingegnere, Frances Haugen, che ha accusato il gruppo di aver scelto «il profitto piuttosto che la sicurezza» dei suoi utenti, in un'intervista trasmessa dalla CBS domenica.

Le sue rivelazioni hanno dato nuovo impulso a molti critici di Facebook, inclusi molti politici eletti statunitensi che cercano di riprendere il controllo sulle sue onnipresenti piattaforme.

La donna sarà interrogata da una commissione parlamentare proprio oggi, martedì, un'opportunità per i senatori di far valere le loro numerose rimostranze contro il gruppo tentacolare: le sue quattro piattaforme sono utilizzate ogni mese da circa 3,5 miliardi di persone.

La concorrenza ne approfitta

La sfortuna di Facebook ha reso felici i suoi concorrenti. La messaggistica di Telegram è passata dal 56° al 5° posto tra le applicazioni gratuite più scaricate negli Stati Uniti in un giorno, secondo la società specializzata SensorTower.

«Le registrazioni su Signal sono in forte aumento (benvenuti a tutti)», ha twittato anche questo altro servizio di messaggistica, noto per la sua crittografia dei dati.

Molti utenti si sono lamentati di essere rimasti tagliati fuori dal mondo, di non aver potuto lavorare o di contattare parenti, amici e colleghi di lavoro.

Alcuni invece l'hanno presa con molta più filosofia, come Cindy Bennett, panettiera di New York, che intervistata dall''AFP ha detto: «In generale credo che il mondo sarebbe migliore se non tutti sapessero quello che tutti gli altri fanno in ogni istante della vita, sia di giorno che di notte».

Troppo potere

L'incidente dovrebbe portare acqua al mulino dei detrattori della società californiana, perché dimostra la sua immensa presa sulla vita quotidiana. Secondo downdetector, «miliardi di utenti sono stati colpiti».

L'impatto è ancora peggiore nei molti Paesi in cui Facebook è «sinonimo di + Internet» o per gli utenti che utilizzano il social network per accedere ad altri servizi, afferma Jake Williams, co-fondatore di BreachQuest, una società di cybersecurity.

Tuttavia, le autorità non mancano già di argomenti per attaccare l'azienda di Zuckerberg. Soprattutto dopo le fughe di documenti interne orchestrate da Frances Haugen, che hanno permesso al Wall Street Journal di pubblicare, a metà settembre, una serie di articoli sugli effetti tossici di Facebook e Instagram sulla società e in particolare sui più giovani.

Preoccupazione

Il più clamoroso articolo ha raccontato in dettaglio i problemi di salute mentale di molte ragazze adolescenti alle prese, fotogramma dopo fotogramma, con il mito del corpo femminile ideale. Una deriva di cui Facebook è perfettamente a conoscenza, secondo l'ingegnere, fonte di molte informazioni riservate. L'udienza di martedì dovrebbe concentrarsi su questo argomento.

Secondo l'ex dipendente di Facebook, il gruppo favorisce la ricerca dell'attenzione del consumatore, a scapito di conseguenze potenzialmente dannose per le persone e le democrazie.

Queste rivelazioni mostrano per il presidente degli Stati Uniti Joe Biden che Facebook «non sa come regolarsi», secondo il suo portavoce Jen Psaki. «Dimostrano le preoccupazioni (...) sul potere che i colossi della rete hanno accumulato».