Giustizia Flums: attaccò con accetta, 18enne a processo 

ATS

19.12.2018 - 11:16

sda

Un 18enne che il 22 ottobre 2017 a Flums (SG) aggredì a colpi di accetta diverse persone con un complessivo bilancio di otto feriti (lui compreso) - in parte gravi - compare oggi davanti al tribunale dei minori del Werdenberg-Sarganserland a Mels (SG).

Il giovane, di nazionalità lettone, è accusato di ripetuto tentato assassinio, tentato incendio doloso, multipli a volte tentate lesioni semplici e altri reati. La Procura dei minorenni chiede una pena privativa della libertà di tre anni, una multa di 500 franchi e il collocamento in un istituto chiuso.

Come d'abitudine nei procedimenti di minori e anche in questo caso il pubblico è escluso. I media accreditati sono ammessi a una parte dell'udienza.

Secondo l'atto di accusa già mesi prima dell'aggressione con l'accetta il giovane aveva mostrato fantasie violente e omicide. Le autorità furono coinvolte e venne stabilita una perizia psichiatrica, ma l'allora 17enne entrò in azione ancora prima che fosse eseguito questo esame.

La sera del 22 ottobre 2017, secondo l'atto di accusa, il giovane a casa mise in uno zaino la sua carta d'identità, del denaro in contante e tra le altre cose anche un taglierino, una leva a forbice e in cantina prese anche una piccola accetta dopodiché diede fuoco alla casa unifamigliare dove viveva con la madre e il patrigno quindi si diresse verso il centro di Flums. Qui il ragazzo aggredì una coppia che si trovava con un passeggino sulla piazza della località: l'uomo - un 36enne - e la donna di 30 anni rimasero gravemente feriti mentre il bambino riportò lesioni cadendo dal passeggino, ma non fu direttamente attaccato dal ragazzo.

Il 17enne aggredì poi altre due persone - di 72 e 59 anni - che passando in auto si erano fermate per prestare aiuto alla coppia. Impossessatosi del veicolo il ragazzo ebbe poi un incidente finendo contro una recinzione, ma continuò la fuga a piedi. A un distributore di benzina il giovane ferì tre donne - di 21, 27 e 44 anni di cui una incinta. La polizia, intervenuta facendo uso di armi da fuoco e di un taser, arrestò il ragazzo che durante il fermo riportò ferite.

L'imputato è cresciuto in Lettonia: nel 2013 si è trasferito con la madre e il patrigno in Svizzera. Dall'estate 2016 seguiva un apprendistato. Dopo l'aggressione dell'ottobre 2017 è stato un paio di mesi in detenzione preventiva. Successivamente è stato ricoverato in una clinica psichiatrica chiusa dove si trova da allora.

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