FranciaFrancia: è morto il controverso premio Nobel Luc Montagnier
SDA
10.2.2022 - 18:04
È morto a Neuilly-sur-Seine, alle porte di Parigi, il professor Luc Montagnier, premio Nobel per i suoi studi sull'Aids, diventato negli ultimi anni un riferimento dei no vax. La notizia circolava da ieri sera sulle reti sociali. Oggi l'ha confermata il quotidiano «Libération». Montagnier aveva 89 anni.
10.02.2022, 18:04
10.02.2022, 18:40
SDA
Le fonti citate dal giornale sono il certificato di decesso del professore depositato in Comune e la testimonianza della dottoressa Béatrice Milbert, con la quale avrebbe dovuto organizzare una tavola rotonda a Ginevra nel gennaio 2021, che ha confermato il decesso.
Ieri sera ad annunciare la morte di Montagnier era stato il sito di «France Soir», una testata dove trovano grande spazio le tesi e i temi cari alla galassia no vax. Nessun altro media aveva confermato.
Oggi era stato anche il controverso professor Didier Raoult, il «padre» della clorochina, con la quale curava i suoi pazienti Covid a Marsiglia, a confermare il decesso.
Il premio Nobel con altri due colleghi
Luc Montagnier, ricorda il giornale francese Le Monde, era nato il 18 agosto 1932 a Chabris (Indre). Fu nominato assistente alla facoltà di scienze di Parigi nel 1955, prima di concentrare le sue ricerche sui virus animali, in particolare quelli il cui patrimonio genetico è costituito da RNA, e sui legami che possono esistere tra questi virus e i processi cancerogeni.
Nel 1972, dopo qualche esperienza all'estero, creò l'unità di oncologia virale nel nuovo dipartimento di virologia dell'Institut Pasteur di Parigi.
Nel 1983, ha scoperto l'HIV con i suoi colleghi Jean-Claude Chermann e Françoise Barré-Sinoussi. Nel 1997, all'età di 65 anni, ha lasciato la direzione del suo dipartimento per unirsi al Queens College di New York per alcuni anni. Nel 2008, il professor Montagnier e i suoi colleghi hanno ricevuto il premio Nobel per la medicina per il loro lavoro sull'HIV.
Dichiarazioni sempre meno scientifiche
Negli ultimi anni, ricorda ancora il giornale francese, le dichiarazioni sempre meno scientifiche di Montagnier hanno suscitato lo stupore e persino le denunce pubbliche dei suoi colleghi.
Tra le altre dichiarazioni, il co-scopritore dell'HIV aveva detto che l'acqua ha una «memoria» dei composti con cui era stata in contatto e che gli africani avrebbero avuto meno problemi di AIDS se avessero avuto una dieta più equilibrata.
Ha anche proposto di curare Papa Giovanni Paolo II, che aveva il morbo di Parkinson, con la papaya fermentata o di trattare l'autismo con gli antibiotici.
Denunciato dai suoi simili
Nel novembre 2017, sono state le sue dichiarazioni contro la vaccinazione obbligatoria dei bambini che hanno portato a una denuncia pubblica di 106 accademici medici.
«Non possiamo accettare che uno dei nostri colleghi usi il suo premio Nobel per diffondere messaggi pericolosi per la salute, al di fuori del suo campo di competenza, in spregio all'etica che deve governare la scienza e la medicina», hanno scritto.
Nell'aprile 2020, sul controverso canale CNews, Montagnier aveva inoltre affermato che il SARS-CoV-2 è stato creato sulla base dell'HIV. Questa affermazione non è stata supportata da alcuno studio scientifico serio.