E in Ticino?A Ginevra quattro volte più furti alle aziende che in Appenzello
hm, ats
15.2.2023 - 14:00
È Ginevra il Cantone maggiormente colpito in Svizzera dal fenomeno dei furti con scasso perpetrati ai danni delle aziende: il rischio di subire un furto è quattro volte quello che si registra ad Appenzello. Il Ticino è a metà classifica.
Keystone-SDA, hm, ats
15.02.2023, 14:00
15.02.2023, 14:02
SDA
I criminali mettono in particolare le mani su merci, attrezzature, denaro contante e veicoli.
Le indicazioni emergono da un'analisi effettuata dall'assicuratore AXA sulla base dei dati degli ultimi 15 anni. La frequenza dell'attività dei malviventi (espressa come rapporto fra numero di furti con scasso notificati e totale delle aziende assicurate) si è attestata al 2,1% a livello svizzero.
Le differenze cantonali sono però importanti: ai primi posti figurano Ginevra (3,7%), Vaud (3,2%) e Neuchâtel (2,6%), agli ultimi Uri (1,0%), Appenzello Interno (1,0%) e Appenzello Esterno (0,9%). Il Ticino è all'1,9%, i Grigioni all'1,4%.
Il rischio di subire un furto con effrazione non dipende però solo dal luogo, ma anche dalla stagione e dal momento della giornata. In estate e in autunno AXA registra circa un quinto di casi in più rispetto a quanto osservato in inverno e primavera. «Questo potrebbe essere in relazione con le ferie: infatti generalmente gli scassinatori agiscono quando non c'è nessuno, quindi di sera, nel fine settimana e durante le vacanze aziendali», afferma Stefan Müller – responsabile sinistri nel segmento assicurazioni cose della filiale elvetica del colosso assicurativo francese – citato in un comunicato.
Nel 2022 AXA ha pagato 7,8 milioni di franchi per i furti con scasso nelle aziende, in media circa 6000 franchi per caso. Complessivamente negli ultimi 15 anni il numero degli episodi è diminuito. Nell'anno pandemico 2020 si è registrato un netto calo, ma da allora i furti sono di nuovo aumentati. In particolare nel mese di luglio 2022 gli scassi sono stati oltremodo frequenti. «È stata la prima estate normale dall'inizio della pandemia: cioè con una mobilità transfrontaliera come prima della pandemia», puntualizza Müller.
Benché nel raffronto pluriennale il numero dei sinistri sia diminuito, tendenzialmente il costo per singolo caso è in continuo aumento. Ciò dipende dal fatto che nel corso degli anni la refurtiva è cambiata: mentre in passato veniva spesso sottratto del denaro, oggi a essere trafugati sono piuttosto dispositivi elettronici e altri beni e merci di valore. «Nei locali commerciali viene detenuto meno denaro contante, motivo per cui i ladri puntano su altra refurtiva: ad esempio le baracche sui cantieri sono un obiettivo ambito da cui sottrarre attrezzi di pregio», spiega l'esperto.
Come proteggere al meglio la propria ditta? «Normalmente i ladri scelgono la via che presenta i minori ostacoli. Se porte e finestre sono bloccate per bene si arrendono in fretta», constata lo specialista. «Porte e finestre devono essere sempre chiuse, le prime a chiave, anche quando ci si assenta per breve tempo e soprattutto durante la notte». Speciali sistemi di chiusura e impianti di allarme offrono ulteriore sicurezza. «Inoltre gli oggetti di valore dovrebbero essere custoditi in un luogo sicuro, ad esempio in una cassaforte».
Importante è sapere che la compagnia assicurativa paga solamente se gli spazi erano chiusi a chiave. Infatti nell'assicurazione di cose per imprese è assicurato solo il furto con scasso, non il furto con introduzione clandestina. Secondo AXA per evenienze di quest'ultimo tipo, laddove possibile, le aziende dovrebbero stipulare un'apposita assicurazione complementare.