Gran Bretagna Nessun altra multa a Boris Johnson per il Partygate

SDA

19.5.2022 - 14:17

Scotland Yard ha confermato «di non aver intrapreso alcuna altra azione nei confronti del primo ministro» nell'ambito delle indagini sul cosiddetto scandalo Partygate per i ritrovi organizzati fra il 2020 e il 2021 in vari edifici governativi britannici in violazione delle restrizioni anti pandemia allora in vigore. 

Il premier britannico Boris Johnson
Il premier britannico Boris Johnson
KEYSTONE/AP/Justin Tallis

Keystone-SDA

Lo ha reso noto ufficialmente, con malcelato sollievo, un portavoce di Downing Street dopo la multa ricevuta da Boris Johnson il mese scorso in relazione alla partecipazione a una festicciola d'auguri organizzata in ufficio dall'allora fidanzata e attuale moglie Carrie Symonds per il suo compleanno durante il lockdown del 2020: multa che resta dunque l'unica sanzione inflitta nei suoi confronti.

Il portavoce ha aggiunto che il premier Tory «è lieto» che l'inchiesta della polizia si sia conclusa (con 126 multe totali inflitte a funzionari e politici) e che intende andare avanti alla guida del Paese.

L'opposizione non è contenta

Le opposizioni tuttavia non mollano la presa e non si accontentano certo delle scuse fatte a Westminster in seguito alla multa di aprile, quando BoJo si era limitato ad ammettere di aver in passato fuorviato «non deliberatamente» la Camera dei Comuni sullo scandalo, rigettando ogni richiesta di dimissioni.

I laburisti di Keir Starmer chiedono infatti ora la pubblicazione integrale urgente di fronte al Parlamento del rapporto di un'inchiesta amministrativa parallela affidata nei mesi scorsi dal governo sulle stesse vicende a un team indipendente guidato dall'alta funzionaria Sue Gray: rapporto finora reso noto solo con molti omissis, e che invece potrebbe rivelare nel dettaglio fatti, fotografie e giudizi imbarazzanti per il premier, il suo staff, altri ministri della compagine conservatrice.

Il dossier sarà reso pubblico?

La richiesta è condivisa pure da singoli deputati Tory critici, dagli indipendentisti scozzesi dell'Snp e dai Liberaldemocratici: il cui leader, Ed Davey, prende sarcasticamente di mira il numero 10 di Downing Street come «l'indirizzo ormai più sanzionato di tutto il Regno Unito» per numero di violazioni accertate delle norme Covid.

Secondo la Bbc, la pubblicazione di una versione ampia del rapporto Gray è prevedibile entro una o 2 settimane.