Reali britannici La regina Elisabetta vacilla, «un vuoto enorme» per Filippo

SDA

11.4.2021 - 19:51

«Un vuoto enorme» quello che prova Elisabetta II, un vuoto che neppure il conforto della famiglia, delle testimonianze di affetto da mezzo mondo o la fede riescono del tutto a colmare. Ci sarà un passaggio di poteri nel 2022? William e Harry, in arrivo dagli States, riusciranno a conciliarsi?  

La regina Elisabetta II in una foto d'archivio
La regina Elisabetta II in una foto d'archivio
KEYSTONE

11.4.2021 - 19:51

La regina Elisabetta svela il suo lato umano, al di là di una forza interiore che appare quella di sempre, sorretta dall'autocontrollo imposto dal ruolo e dalla fedeltà al senso del dovere, mentre si appresta a seppellire sabato prossimo l'uomo della sua vita: il principe consorte Filippo, spirato venerdì quasi centenario nel Castello di Windsor dopo 73 anni di matrimonio e di esistenza in comune.

Per il funerale – destinato a essere celebrato nella cappella di San Giorgio in forma solenne ma intima, per quanto intime possano essere le cerimonie reali – è tutto definito: nel rispetto delle volontà particolareggiate e delle idiosincrasie del defunto, oltre che delle residue restrizioni dell'emergenza Covid.

Una prima messa

Domenica una prima messa alla memoria è stata officiata dall'arcivescovo anglicano di Canterbury in un'altra cappella annessa al castello, quella di Tutti i Santi, dove alcuni dei familiari più stretti si sono radunati attorno alla sovrana.

«La regina, come ciascuno sa, è una persona incredibilmente stoica», ha riferito all'uscita il terzogenito Andrea, duca di York, ricomparso dopo essere stato escluso mesi fa dagli impegni ufficiali del casato sull'onda degli imbarazzi legati al sospetto coinvolgimento nello scandalo sessuale Epstein.

Una lacrima a occhi chiusi

E tuttavia, ha aggiunto, non può nascondere in queste ore «l'enorme vuoto che sente nella sua vita». Un vuoto – colto simbolicamente in foto da una lacrima a occhi chiusi – che «la sua famiglia, coloro che le sono vicini», cercano di alleviare «dandole sostegno», ha notato.

Ma un vuoto aperto a mo' di ferita, in queste ore, al di là della speranza cristiana che Elisabetta mostra di coltivare «descrivendo l'esperienza» di esser potuta stare vicino al marito nel momento supremo della morte come «un miracolo da contemplare».

Passaggio di consegne nel 2022?

Parole che danno il segno di uno sguardo rivolto forse già verso la chiusura di un capitolo, nonostante la convinzione diffusa fra i commentatori delle faccende reali che un'abdicazione o anche una co-reggenza formale siano da escludere, almeno per ora.

Salvo immaginare un qualche passaggio di consegne, magari parziale, all'eterno erede al trono Carlo dopo l'ennesimo traguardo epocale dei 70 anni di regno in calendario il 6 febbraio 2022.

Il primo elogio in pubblico è di Carlo

Proprio a Carlo, capace negli ultimi tempi di riavvicinarsi al padre malgrado i rapporti non sempre facili del passato per l'evidente diversità di carattere e sensibilità, è toccato intanto il compito del primo elogio funebre di fronte alla nazione e alle telecamere.

Un elogio in cui l'ormai 72enne principe di Galles ha rievocato in tono filiale il «caro papà» per sottolinearne «lo straordinario e devoto servizio reso alla Regina, al Paese, come anche all'intero Commonwealth», non senza richiamare a sua volta il dolore personale per la perdita di un uomo che «mancherà enormemente a me e alla mia famiglia».

La figlia Anna parla di smarrimento

Accenti ripresi più tardi dalla sorella Anna, forse la figlia più simile a Filippo – «mio maestro, mio sostenitore e mio critico», come ha detto – la quale ha confessato candidamente lo smarrimento di fronte ad un epilogo che «sapevamo sarebbe arrivato, ma a cui non si è mai davvero preparati».

Uno smarrimento e un dolore che tuttavia potranno forse servire almeno a riavvicinare i nipoti William e Harry, negli auspici dell'ex primo ministro John Major, che dei figli di Carlo e Diana fu tutore dopo la tragica fine di Lady D.

William e Harry faranno pace?

E che oggi invoca la pace tra i due giovani principi – entrati in rotta di collisione, con le consorti Kate e Meghan ai fianchi, sullo sfondo del traumatico strappo dalla Royal Family e dal trasloco in America dei duchi di Sussex – destinati a ritrovarsi l'uno accanto all'altro nel corteo di sabato alle spalle del padre e dietro il feretro del nonno.

A Harry, in arrivo dall'autoesilio californiano senza la moglie incinta, è stato concesso di tagliare gli obblighi di quarantena come esenzione prevista dalle norme Covid per ragioni «compassionevoli». E Major spera che l'occasione possa rappresentare il momento «ideale per sanare ogni possibile frizione»: in nome di quell'unità familiare e dinastica che per il duca di Edimburgo fu ragione di vita.

SDA