Giochi Olimpici della Gioventù di Losanna L'acrobata ferita non ci sta: «Non ho perso l'equilibrio»

ATS

8.2.2020 - 10:48

Una delle acrobate durante la cerimonia d'apertura della manifestazione. Nel corso delle prove, una sua collega ha riportato gravi ferite.
Una delle acrobate durante la cerimonia d'apertura della manifestazione. Nel corso delle prove, una sua collega ha riportato gravi ferite.
Source: KEYSTONE/JEAN-CHRISTOPHE BOTT

L'acrobata russa rimasta gravemente ferita durante le prove della cerimonia d'apertura dei Giochi Olimpici della Gioventù di Losanna sta meglio e, fornendo per la prima volta la sua versione dei fatti, non le manda a dire.

Secondo la 35enne il suo incidente è stato causato da un problema tecnico e non da una perdita di equilibrio. Inoltre, punta il dito contro organizzatori e Comitato olimpico internazionale (CIO), rei di non averla sostenuta.

In un'intervista concessa a «24 heures», Olga Sevastianova, questo il nome della pattinatrice, ha parlato della sua rovinosa caduta e delle sue condizioni di salute. La donna, domiciliata in Germania, si trova attualmente in un ospedale tedesco.

Il 7 gennaio l'acrobata è precipitata da un'altezza di cinque metri mentre volteggiava sopra il ghiaccio sospesa a una corda alla pista di pattinaggio di Malley. Comunicando l'apertura di un'inchiesta, polizia e organizzatori avevano riferito che l'interessata aveva improvvisamente perso l'equilibrio. Subito ricoverata all'Ospedale universitario di Losanna (CHUV), inizialmente si era temuto per la sua vita.

Danni a fegato, cranio, costato, mano e vista

Ora, Sevastianova è ormai fuori pericolo, ma la riabilitazione si annuncia lunga e sfiancante. «Molte cose sono andate nel verso giusto, ma resta ancora tanto da fare. Nessuno può garantire che potrò riprendermi al 100%«, ha detto al quotidiano vodese.

La pattinatrice ha trascorso i primi giorni di degenza in coma artificiale. L'operazione iniziale a cui si è sottoposta ha riguardato il fegato, gravemente danneggiato, che rappresentava la più grande minaccia per la sua sopravvivenza. Inoltre, a causa dell'elevata pressione sanguigna nella scatola cranica, è stato necessario rimuovere parte dell'osso.

«Ho anche quattro costole rotte e le ossa di una mano letteralmente esplose. I chirurghi ci hanno messo quattro ore e mezza per ricostruirla, ma forse dovrò essere operata di nuovo perché ho perso tutta la sensibilità», ha confessato la sfortunata protagonista della vicenda. «Ho imparato di nuovo a camminare, mangiare e bere», precisa la cittadina russa.

Per di più, alcune ossa del viso hanno subito fratture e dei nervi si sono lesionati, il che ha danneggiato l'occhio destro. «Perciò ci vedo doppio: se non si sistemerà, andrò sotto i ferri anche per questo», prosegue Sevastianova.

Scena muta da organizzazione e CIO

Riguardo alle cause dell'incidente, l'acrobata nega categoricamente la tesi di una perdita d'equilibrio. «Ne sono assolutamente certa, c'è stato un problema tecnico. Non so chi siano i responsabili, faccio affidamento sulla giustizia».

La donna non ha risparmiato critiche agli organizzatori dei Giochi Olimpici della Gioventù e al CIO. «Non ho avuto alcun contatto con loro. Ho avuto il sostegno di amici, sconosciuti e del magnifico personale del CHUV. Ma le persone che mi hanno fatto venire a Losanna non mi hanno espresso la loro vicinanza ed è una mancanza di considerazione che mi pesa molto», si è rammaricata.

A suo dire, la questione dell'assunzione delle spese mediche resta in sospeso, dato che i vari attori in gioco si passano la patata bollente. Una sua amica ha lanciato sui social una campagna di finanziamento collettivo («crowdfunding») per aiutarla. Per quanto riguarda la propria carriera, Olga Sevastianova afferma di non sapere se un giorno tornerà a pattinare: «In ogni caso non potrò mai più eseguire quel numero, richiede troppe capacità che ormai ho perso per sempre».

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